SEZZE, dal 25 novembre al 3 dicembre l’arte si tinge di rosa con l’esposizione “Women in art exhibition”
L’arte si tinge di rosa per un evento speciale. Dal 25 novembre, fino al 3 dicembre, presso i locali dell’ex banca, in “Piazza dei Leoni” a Sezze, verrà allestita una mostra di opere d’arte di artisti setini, dal titolo “Women in art exhibition”, incentrata sul delicato tema della violenza contro le donne.
Organizzata dall’associazione Passepartout, in collaborazione con la Comunità Giovani di Sezze e il Vello d’Oro e patrocinata dal Comune di Sezze, l’esposizione comprenderà le opere di Rita Berardi, Laura Campagna, Maria Giuseppina Campagna, Chiara Colasanti, Pietro Contento, Cinzia Faustinella, Giulia Gibiino, Benjamin Kamps, Alessandra La Penna, Michela Marsella, Francesco Mastrantoni, Veronica Parente, Matteo Ricci, Silvio Sangiorgi, Catalina Stan, Silvia Stan, Manuela Ginevra Testa e Sara Zaccarelli.
L’inaugurazione è prevista per venerdì 25, alle ore 18. In collaborazione con Matutateatro, i presenti saranno accolti con letture dal vivo, accompagnamento musicale e la presentazione degli artisti e delle rispettive opere in mostra; a seguire, l’aperitivo di rito, un momento conviviale per rendere la partecipazione di tutti ancor più intima e gioviale.
Sabato 3, alle ore 10, è in programma l’incontro “Il rosa non è un colore da femmine”, una tavola rotonda a cura del Cerchiobaleno, volta ad analizzare il complesso e delicato tema della discriminazione di genere.
Sempre alle ore 10, verrà allestito un laboratorio per bambini, curato dall’associazione Matite appuntite.
Il 3 dicembre, alle ore 17, una nuova tavola rotonda, condotta da Silvia De Nerdis, Francesca Fantigrossi, Derek Marchetti e Simone Radicioli. A seguire, la chiusura della presentazione, con la possibilità di partecipare a un’apericena.
Sezze torna a mettersi in mostra, con una partecipazione ancor più estesa di artisti, per un evento aperto a tutti e duraturo. Con l’obiettivo di stare insieme e sensibilizzare chi, ancora oggi, volge con indifferenza lo sguardo dall’altra parte.
Stefano Colagiovanni