Analizzare e confrontarsi. Questi erano – almeno nelle intenzioni – gli obiettivi della assemblea pubblica organizzata ieri al centro sociale U. Calabresi dal Partito Democratico di Sezze. Analizzare cosa e confrontarsi su cosa è parso poco chiaro sin dall’inizio, complice il gran numero di temi disparati emersi nel corso della discussione. Ma il fatto che il partito a lungo egemone nel panorama politico setino, dopo un periodo di apparente stasi, abbia finalmente deciso di tornare a parlare con i cittadini, è senza dubbio un segnale da apprezzare.
Il dato sulla partecipazione ha infatti premiato l’iniziativa che, nonostante la scarsa pubblicizzazione, ha registrato comunque la presenza qualche decina di cittadini tra simpatizzanti, addetti ai lavori o semplici curiosi. Come spesso accade però, a farsi notare sono state principalmente le assenze, in particolare quella di entrambi i consiglieri comunali eletti dal PD, forse una scelta o forse neppure loro, come molti cittadini, avevano saputo nulla dell’iniziativa.
“Ci sono momenti in cui perdere le elezioni non solo è necessario ma è anche provvidenziale” ha dichiarato il segretario, Francesca Barbati commentando la recente debacle dei dem in occasione delle elezioni politiche, ma chissà che non alludesse anche alla sconfitta ben più cocente incassata dallo stesso partito locale appena un anno fa alle amministrative. In quella tornata il PD si era fermato al 10% delle preferenze e da lì, nonostante il rinnovo dell’organigramma e il passaggio del testimone da Daniele Marchetti alla guida congiunta di Francesca Barbati (segreteria) e Luigi De Angelis (presidenza), i segnali di rinnovamento sono parsi timidi e inconsistenti.
Proprio dall’esigenza di ripartire e ricucire il legame con i cittadini è nato infatti l’incontro di ieri “C’è stata una riduzione del numero degli iscritti e un progressivo allontanamento del partito dalla città e dai cittadini – ha spiegato Barbati a conferma della necessità di maggiore dialogo con l’elettorato – l’obiettivo è conservare e prospettare verso il futuro il patrimonio di valori e di militanza di cui disponiamo”.
Un primo passo dunque è stato fatto e, stando a quanto sostenuto da tutti i rappresentanti del partito, eventi come quello di ieri diventeranno una costante e la ricerca del confronto diretto con l’elettorato tornerà ad essere una priorità per i dem.
C’è da sperare allora – per il bene del Partito Democratico di Sezze – che questi propositi vengano mantenuti, anche perché, mentre il PD è ancora intento a leccarsi le ferite per le due delusioni incassate nell’ultimo anno, le regionali sono alle porte e una terza disfatta rischia di segnare irreversibilmente il collasso di quell’emisfero politico che un tempo faceva proprio del polo lepino la sua roccaforte.

Francesca Leonoro



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