L’associazione
Noi i libri e… ha ospitato il libro di Ugo Mancini
Sotto la cenere. Nel Ventennio, quando vivere era resistere il 24 settembre presso la sala Mnemosine al Polo culturale della ex Claudia. Il professor Mancini, docente di storia e filosofia nei licei e studioso del fascismo, ha dialogato con l’opinionista Attilio Valentini, esperto di resistenza dei popoli, alla presenza di un pubblico particolarmente attento. La presentazione è inserita nella rassegna
Mille e un autore promossa dall’Assessorato alla Cultura; in sala era presente l’assessora Luana Caporaso e la consigliera Alessandra Lombardi, assidue frequentatrici e sostenitrici degli eventi culturali della città. Una dettagliata, appassionata e precisa introduzione all’argomento trattato nel libro – vincitore del premio Giacomo Matteotti 2020 per la sezione narrativa – a cura dell’opinionista Attilio Valentini ha focalizzato l’attenzione sui tragici accadimenti che continuano a verificarsi in altre nazioni e la cui matrice non è poi così lontana dall’ ideologia fascista per acquisire gli strumenti atti a individuare precocemente le prime avvisaglie delle derive ideologiche. Ha inoltre sottolineato quanto sia importante leggere, ricordare storie come quelle narrate nel libro, perché
“pongono l’ accento sul vissuto delle persone.” L’autore ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a scrivere un libro diverso da quelli realizzati in passato in questo modo: “
Mi sono chiesto in che modo intercettare un interesse che sentivo presente nella società, arrivando a proporre un libro che non fosse un saggio con un linguaggio tecnico scientifico destinato a un pubblico di nicchia, ma che fosse scritto diversamente. Era il 2019 e l’ elezione di Trump mi ha dato l’input di scrivere questo libro. C’era (c’è ancora) un’emergenza che riguardava il mondo occidentale- non riguardava soltanto noi- e questa passava attraverso la tendenza, che è maturata nella società, ad affidarsi a uomini singoli ai quali si attribuiva la capacità di affrontare tutti i problemi del mondo nel modo giusto. Cosa che non è umanamente possibile. Questo libro comprende dodici racconti, dodici vicende realmente accadute. Il materiale raccolto nel corso degli anni consultando tutti gli archivi storici accessibili dello Stato, anche della Croce Rossa, ha fatto sì che scoprissi tante storie terribili, inquietanti, apparentemente banali ma dietro le quali vi erano tragedie. Perché quando tu vivi in un contesto dove nessuno ti considera, nessuno considera i tuoi problemi, nessuno tiene conto delle tue aspettative e delle tue speranze, perché lo Stato è tutto e non esiste niente al di fuori di esso, ecco che anche la più piccola delle ambizioni, delle azioni può trasformarsi in un problema, in un disagio, anche in una tragedia”. Tutti i fatti narrati, dunque, sono tristemente veri. L’autore ha curato molto il lato psicologico dei personaggi, caratterizzandoli con le emozioni ricorrenti nelle situazioni complesse del loro tempo. Il libro si apre con una premessa, un piccolo resoconto di tipo giornalistico e alla fine si conclude con una bibliografia che elenca le fonti e i documenti visionati per la stesura dell’opera. Nel corso della presentazione sono stati letti dei brani tratti dal libro ed è stata realizzata una pillola teatrale a cura di alcuni associati. L’appuntamento per il prossimo evento dell’associazione
Noi, i libri e… è fissato per il 22 ottobre, data del
LibrArt d’Autunno.