Quello della sanità resta un tema caldissimo della campagna elettorale che si sta concludendo e che all’inizio della prossima settimana avrà il suo esito con il voto previsto per tutta la giornata di domenica e fino alle 15 di lunedì. La situazione della Casa della Salute, i tagli ai servizi offerti alla cittadinanza che si sono perpetrati nel corso di almeno un paio di decenni e le oggettive difficoltà che la chiusura dell’ex ospedale civile “San Carlo da Sezze” hanno provocato al “Goretti” di Latina impongono diverse riflessioni. E chi ha lanciato la sua proposta elettorale non si è affatto tirato indietro rispetto alla ricerca di soluzioni che non solo possano tamponare le falle, ma addirittura migliorare qualitativamente e quantitativamente i servizi offerti ai pazienti. Tra queste va citata la proposta progettuale di “Identità Setina”, “Lucidi Sindaco” e “Progetto Sezze 2000”, le tre liste che sostengono la candidatura a sindaco di Lidano Lucidi.
All’interno del programma della coalizione una parte è riservata proprio alla situazione del comparto sanitario e il candidato alla carica di sindaco, di concerto con il capolista di “Lucidi sindaco”, il dott. Pietro Del Duca, ha provato a lanciare la proposta della creazione di una fondazione: “Sulla base dell’esperienza di alcune amministrazioni locali della provincia di Latina e di concerto con l’Azienda Sanitaria Locale pontina – spiegano proprio Lucidi e Del Duca – è possibile la creazione all’interno della Casa della Salute di un Centro di diagnostica di cui potranno usufruire tutti i cittadini di Sezze e quelli di un vasto comprensorio che interessa diversi altri Comuni e un numero importante di cittadini. Proponiamo la costituzione della “Fondazione San Carlo da Sezze”, che a seguito di intesa tra il Comune e la stessa Azienda Sanitaria, si impegnerà ad acquistare le strumentazioni e le attrezzature mediche concordate fra le parti, che verranno cedute in comodato d’uso gratuito e che verranno utilizzate all’interno della Casa della salute o di altri spazi sanitari sempre all’interno del Comune di Sezze”. Secondo Lucidi e Del Duca, con l’obiettivo di non correre il rischio che le attrezzature possano venir spostate e dirottate in altri luoghi, ma restino appannaggio delle strutture setine, la fondazione potrà gestire le donazioni di strumentazione sanitaria da parte di privati, mettendola a disposizione dell’ex ospedale di via San Bartolomeo:
“La strumentazione sanitaria – si legge nel dettaglio – è di proprietà della Fondazione e solo essa può disporne. In questo modo eviteremo lo smembramento di reparti ai danni della salute dei cittadini di Sezze. Con lo strumento della Fondazione, inoltre, sarà possibile ricevere anche il 5 per mille dalle dichiarazioni dei redditi da parte dei contribuenti, alimentando in questo modo un flusso continuo di risorse finanziarie da destinare alla salute dei cittadini. Teniamo ben presente – conclude la parte di programma elettorale che parla di salute e di tutela dei servizi sanitari offerti alla cittadinanza – che lo sviluppo tecnologico apre nuove frontiere anche e soprattutto nel settore sanitario, come nel caso della telemedicina. Importanti risorse finanziarie sono previste nel Recovery Fund. E queste occasioni vanno colte perché difficilmente si potranno ripresentare”.




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