Tra i grandi assenti della tornata elettorale 2021 non può che essere citato Roberto Reginaldi, il “bisonte dell’agro pontino” che dopo lunga riflessione ha deciso di non prendere parte alla competizione, non per motivi politici o per timore di non essere considerato dal suo potenziale elettorato, ma per una scelta di vita che da qualche anno lo ha portato fuori dall’Italia: “Vivo da quasi 2 anni in Francia – ha spiegato l’ex consigliere comunale – la nazione nella quale sono nato 53 anni fa. Ho con me quasi tutti i miei affetti, lavoro e dopo questa breve pausa che mi ha permesso di tornare in Italia, tornerò lì”. Una distanza che, però, non gli impedisce di osservare quanto succede nella sua Sezze, quella per la quale si è battuto con tutte le sue forze nelle consiliature dal 2007 al 2017. Alle ultime elezioni l’avventura in Noi con Salvini e l’esclusione dal consiglio comunale per una manciata di voti:
“Dopo la delusione elettorale – spiega ancora – ho ricevuto l’incarico di costruire la sezione di Sezze della Lega e credo di aver lavorato nel migliore dei modi, partecipando attivamente e creando un gruppo solido e coeso in vista di ogni appuntamento elettorale. Quando siamo riusciti a portare il partito al top a Sezze (le elezioni europee in cui il partito di Salvini ottenne il 48% dei consensi), però, qualcosa evidentemente ha iniziato a scricchiolare e forse qualcuno ha pensato di impossessarsi di quei prestigiosi risultati, decidendo che io fossi di troppo. Me ne sono andato senza colpo ferire – prosegue ancora Reginaldi – ma nessuno si è mai degnato di darmi spiegazioni. Forse ero diventato “scomodo” e oggi, in tutta onestà, vedere la lista della Lega candidata in quel modo a Sezze mi fa sorridere ma allo stesso tempo dispiacere che tutto il lavoro svolto nei miei anni da coordinatore è andato perduto”. Sebbene lontano migliaia di chilometri, comunque, la sua passione non si è fermata, così come le telefonate che quotidianamente riceve, come era solito riceverne quando sedeva sui banchi del consiglio, da tanti cittadini, alle prese con problemi che, evidentemente, nessuno vuole assumersi la responsabilità di provare a risolvere:
“Restare completamente fuori dalla contesa elettorale – confessa Reginaldi – mi avrebbe lasciato un senso di vuoto, per l’amore che nutro nei confronti della città. Quindi mi sono messo ad osservare attentamente e senza alcun tipo di pregiudizio le proposte lanciate da chi ambisce a governarla. E tra queste, senza nemmeno pensarci su troppo perché ultraconvinto, ho sposato le idee di Lidano Lucidi. Per questo motivo ho deciso di sostenerlo pubblicamente, ho parlato con due miei cari amici che stimo molto, giovani, particolarmente motivati e secondo me pronti ad essere messi alla prova e gli ho suggerito di candidarsi. Christian La Delfa e Veronica Cipolla non sono i miei due “cavalli”, ma due persone intelligenti e preparate ai quali ho deciso di dare un aiuto con la mia decennale esperienza”. L’augurio, comunque, resta per la città: “Mi auguro che Sezze risorga, anche se noto con preoccupazione che qualcuno vorrebbe imporsi giocando sporco e provando a sfruttare a suo vantaggio le debolezze in cui la città si ritrova per i noti fatti di cronaca. Se questo non avverrà, purtroppo, non dipende da me, ma dal voto della cittadinanza che mi auguro possa finalmente dimostrare di essere libera”.




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