“La Compagnia dei Lepini può e deve essere ancora modello di riferimento per la tutela e la promozione del territorio, grazie alla capacità di attrarre, di proporre progetti efficaci e di avere un quadro generale di quanto il turismo e la competitività possano essere ancora un elemento di sviluppo per questa area dell’Italia centrale“. Parole di Giuseppe Fonisto, capogruppo consiliare di Grande Bassiano, che nel corso dell’ultimo consiglio comunale ha ritenuto inopportuno procedere alla messa in liquidazione delle quote societarie che Bassiano detiene all’interno della società consortile.
Lo stesso Comune di Bassiano era stato costretto a tornare sull’argomento delle proprie partecipazioni dopo che la Corte dei Conti aveva rilevato alcune incongruenze rispetto ai motivi che avevano spinto lo stesso ente a liquidare le proprie quote societarie. Nonostante queste incongruenze, però, in consiglio la maggioranza ha portato una proposta di delibera che in pratica scaricava la società considerandola ormai superata, obsoleta e inutile ai fini dei principi che regolano gli obiettivi dell’ente comunale. Niente di più sbagliato, secondo Fonisto, che insieme al suo collega Lorenzi ha deciso di opporsi con forza alla scelta dell’ente, tornando a sottolineare la bontà dei progetti che la Compagnia sta portando avanti e come la guida Briganti stia portando i suoi frutti:
“Se Bassiano – ha spiegato Fonisto – non accetta che il suo ‘peso’ all’interno della Compagnia sia solo dello 0,85% è un altro problema. Quindi ho proposto al sindaco di delegarmi quando si svolgeranno assemblee in Compagnia dei Lepini. Nelle occasioni in cui ho partecipato ad iniziative organizzate dalla società, ho sempre trovato grande disponibilità al confronto nonostante la piccola quota detenuta dal Comune di Bassiano“.




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