“Conquistare Sezze, l’ultima roccaforte Pd tra i Comuni sopra i 15mila abitanti in provincia di Latina, è un obiettivo certamente condiviso da tutte le forze politiche del centrodestra e dalle forze civiche di una città che siamo sicuri vuole voltare pagina dopo tanti anni di regime rosso. I segnali di questa volontà di cambiamento sono arrivati già alle ultime elezioni Europee, dove la Lega è stata il primo partito con il 46,78% dei voti, raccogliendo un consenso straordinario in termini di preferenze sia sulla figura di Matteo Salvini con quasi 1500 preferenze, sia sul mio nome con 1100. Nemmeno i big del Pd hanno saputo fare tanto con il ministro Gualtieri, la Bonafè e il presidente dell’Europarlamento Sassoli, che insieme non fanno i voti di Salvini. Di questo dobbiamo ringraziare i cittadini di Sezze che hanno scelto la Lega e le altre forze del centrodestra, nonostante il controllo quasi militare del consenso e del territorio da parte del Pd”. E’ quanto ha sostenuto in una nota Matteo Adinolfi, eurodeputato della Lega, che ha spiegato come evidentemente i temi e gli argomenti che la Lega e Salvini continuano a proporre sono quelli più sentiti: “Oggi la gente comune è preoccupata per la sicurezza, per la presenza di spacciatori e per i tanti immigrati, clandestini e non, che affollano le periferie, oltre che per il futuro dei nostri figli. Ecco perché credo sia opportuno evitare polemiche pretestuose da parte di chi ricopre cariche istituzionali nei confronti di leader alleati per le loro iniziative in una campagna elettorale dura e senza esclusione di colpi. Dire che ‘Salvini si abbassa a suonare i citofoni’ – ha concluso Adinolfi – seppure in occasione di un’iniziativa identitaria del proprio partito, vuol dire offendere le tante donne e i tanti uomini di Sezze che lo scorso maggio hanno scelto la Lega e il suo leader per rappresentarli in Italia e in Europa e non è certo il modo migliore per rinsaldare i rapporti nella coalizione”.
SEZZE, Adinolfi attacca Procaccini per una battuta del collega su Salvini




Devi effettuare l'accesso per postare un commento.