Nel consiglio comunale del 5 agosto si discuterà in aula il piano industriale di Abc. Un atto importante che se approvato consentirà all’azienda speciale di iniziare ad investire per realizzare tutti gli obiettivi per i quali è nata e consentire agli operai di lavorare in condizioni migliori. Tuttavia in questo quadro non possiamo fare a meno di notare che, di nuovo, da parte di alcune opposizioni arrivano commenti e atteggiamenti poco costruttivi.
Alcune minoranze disertano la capigruppo: questo non rende onore al ruolo di consiglieri comunali, rappresentanti dei cittadini. Non presentarsi alle riunioni della capigruppo significa infatti delegare tutta l’agenda politica alle sole forze che vi partecipano, salvo poi criticare le scelte che vengono attuate. Un atteggiamento che non fa bene al dialogo e alla democrazia. L’altro aspetto sul quale ci soffermiamo è relativo alle critiche del consigliere Olivier Tassi, riguardo all’inserimento del piano industriale di Abc nel prossimo consiglio comunale. Al consigliere del gruppo misto rispondiamo: il piano industriale di Abc è un passo fondamentale, atteso da tutti e elaborato in mesi di lavoro congiunto tra uffici comunali e azienda; in due commissioni – alla presenza di assessori, vertici aziendali e tecnici comunali – sono stati analizzati nel dettaglio tutti i particolari, è stato possibile chiarire dubbi facendo domande e consultando le carte; lo stesso consigliere era presente: come può parlare di piano industriale a “scatola chiusa”? A noi sembra piuttosto che ormai si cerchi solo visibilità. I continui attacchi a discredito di una realtà come ABC, oggi ancora con tanti difetti e che deve migliorare sicuramente, ma che – grazie all’indirizzo dato dalla politica, al lavoro sinergico di uffici del Comune, dirigenza e cda dell’azienda – ha intrapreso un percorso che produce risultati nel campo del controllo dei costi (Latina è uno dei pochi Comuni a non aver aumentato la tariffa Tari nonostante gli aumenti imposti per il conferimento dei rifiuti), nella trasparenza degli atti e delle procedure (sembrano passati decenni dalle gestioni fumose della fallita Latina Ambiente), nel servizio (finalmente con una seppur minima crescita della percentuale di raccolta differenziata e alcune importanti novità introdotte come l’isola ecologica itinerante), sembrano essere diventato l’unica preoccupazione di alcune minoranze, le quali però portano in tavola ben poche argomentazioni di sostanza. Un fatto che ci induce a rafforzare la nostra opinione sulla bontà del progetto. L’ultimo attacco, ancora una volta, contro il presidente del consiglio comunale Massimiliano Colazingari – come se la legittimità del suo operato non sia stata già certificata dal Ministero dell’Interno – sull’ammissione del punto all’ordine del giorno nel consiglio del 5 agosto: prima si gridava ai ritardi del piano industriale, oggi che il piano c’è ed è stato esaminato anche in sede istituzionale ed approvato, si chiede di rinviare. Dov’è la coerenza di questo comportamento? La città chiede una risposta in tema di rifiuti, che noi vogliamo dare, e di cui vogliamo renderla orgogliosa.


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