“Se faccio il mio racconto dei 40 giorni di crisi escono cose diverse da quelle che sono state raccontate, perché non riguardano aspetti politici di questa maggioranza, ma questioni future e di natura solo personale”. E’ quanto ha sostenuto il sindaco Sergio Di Raimo a chiusura del lungo passaggio in consiglio comunale nel quale si è parlato della crisi: “Io – ha spiegato il sindaco – mi vorrei preoccupare delle sorti di questa città. E’ quello che faccio da due anni e su questo non mi sono mai nascosto. Io stesso avevo ipotizzato di ricorrere alla procedura del pre-dissesto. Il Comune – ha poi precisato – si trova in una grossa difficoltà di carattere finanziario e amministrativo. Seduti qui – indicando la sua giunta – potevano esserci seduti anche i Maradona, ma se non c’è la sinergia tra amministratori e dipendenti comunali, non si va da nessuna parte. In questi giorni ho portato avanti diverse opzioni, tutte allo stesso livello”. Un appello accorato quello del primo cittadino, che mirava ad esortare con forza il consiglio e i dipendenti per ottenere quella sinergia che da tempo si insegue: “O ci rendiamo conto della situazione in cui ci troviamo e della forza che ci dobbiamo mettere per superarla – ha concluso – oppure avete la facoltà di votare contro e di mandarci a casa”. Tra gli interventi che poi si sono susseguiti, spicca quello di Francesca Barbati, che ha sottolineato i motivi che l’hanno spinta ad astenersi dalla votazione del riequilibrio di Bilancio: “La dimostrazione del mio malcontento non è recente, ma l’ho esternata in diverse occasioni, soprattutto nelle riunioni di maggioranza. Purtroppo non sempre si prendono in considerazione le parole ed le opinioni delle nuove leve, ma noi rappresentiamo una parte del paese e dobbiamo avere il nostro peso. Capisco il sindaco e la difficoltà che ha incontrato nel mettere in campo questa nuova squadra, sicuramente avrà degli elementi validi che mi riservo ovviamente di giudicare”.









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