Sermoneta, Antonio Aprile accetta di candidarsi alla carica di sindaco

“Di fronte alla proposta che viene dagli amministratori comunali Centra, Caiola, Scarsella, Cargnelutti e Torelli di candidarmi a sindaco di Sermoneta, provo due diverse emozioni. La prima è quella di sentirmi onorato, perché si tratta di un invito che viene da persone che conosco e che stimo; la seconda, quella decisiva, è un’emozione che non riguarda tanto la mia persona quanto la mia città”. E’ con queste parole che Antonio Aprile ha accolto la proposta che gli era stata lanciata qualche giorno fa da diversi suoi colleghi, quella di essere il candidato di un gruppo che vede nell’imprenditore sermonetano la figura giusta per questa sfida elettorale che, come confermato ieri da una nota del Ministero dell’Interno, si svolgerà il prossimo 26 maggio, lo stesso giorno delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo. In una nota Aprile parla proprio dell’emozione nei confronti della città che gli è stato chiesto di provare ad amministrare: “E’ l’emozione che viene dall’apprezzare e condividere un percorso che non parte dal candidato, ma da un progetto forte e chiaro: una visione imprenditoriale della Pubblica Amministrazione, guidata da persone concrete, capaci di scegliere e di “fare”, mettendo sempre al centro l’interesse di tutti i cittadini e un rinnovamento della classe politica, attraverso l’impegno di persone nuove che possano aggiungere le loro idee e competenze all’esperienza degli amministratori di lungo corso”. Aprile, accogliendo la richiesta e diventando, di fatto, il primo candidato sindaco per le elezioni di Sermoneta, ha confermato di riconoscersi nel progetto, nell’idea stessa di città, dichiarandosi pronto a mettere a disposizione se stesso e le sue competenze, ma solo ad una condizione: “Che sia il progetto – ha spiegato – non è di una persona ma di un gruppo, che sia il progetto non solo dell’esperienza ma dell’innovazione, che si animi e si rafforzi attraverso il coinvolgimento di energie nuove che vengano dalla comunità e dalle associazioni. E’ un progetto che sarò ben felice di coordinare e di servire perché per me, e per tutti quelli come me che vivono Sermoneta da sempre, che l’hanno vista crescere e cambiare, ciò che più è importante non è l’oggi, ne tanto meno il passato, ma costruire una città dove i nostri figli e nipoti possano vivere felici”.