Si consuma l’ennesimo strappo (non sicuramente il primo in questi nove mesi di consiliatura) tra maggioranza e minoranze del consiglio comunale di Sezze. A fare da teatro all’ennesima alta tensione tra gli schieramenti nella massima assise cittadina, la commissione Trasparenza convocata dal presidente Paride Martella e che all’ordine del giorno aveva l’audizione del collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Sezze, chiamati a fornire informazioni sulla tenuta del bilancio dell’ente e sulla questione dei residui passivi e attivi, oltre che delle anticipazioni di cassa, che avevano preoccupato le opposizioni nelle ultime settimane e sulle quali le stesse opposizioni avevano chiesto un confronto pubblico alla presenza dei revisori contabili, Barlozzini, Borrelli e Cianfrocca. A mancare, invece, i due esponenti dei due più grandi partiti della maggioranza a sostegno di Di Raimo, Uscimenti per il Pd e Calvano per Sezze Futura, che non hanno partecipato alla riunione. A rendere ulteriormente complicati i lavori l’assenza di un segretario verbalizzante, che Martella ha ovviato chiedendo che a verbalizzare il tutto fosse il consigliere più giovane presente in aula, Alessandro Ferrazzoli. Lo stesso Martella ha fatto inserire a verbale come in più occasioni, anche tramite Posta Elettronica Certificata, aveva espresso la necessità di convocare la commissione e si è detto sconcertato da questo atteggiamento, così come si è detto sconcertato dall’assenza degli esponenti di maggioranza: “Sulla questione dell’ufficio di segreteria – ha spiegato il presidente della commissione Trasparenza – chiedo espressamente al sindaco Sergio Di Raimo di aprire un’indagine e riferire all’attenzione della stessa commissione, laddove si ritenga necessario considerare questa omessa costituzione come interruzione di servizio pubblico. E’ solo la terza volta che, per mancanza di un segretario verbalizzante, riusciamo a convocare la commissione. Siamo letteralmente boicottati”. Sul versante politico, invece, Martella, dopo essersi scusato con i componenti del collegio dei Revisori dei Conti, ha criticato l’atteggiamento della maggioranza ed ha preferito, con il sostegno dei presenti e nonostante il numero legale comunque ci fosse, non svolgere la commissione. Rivolgendosi poi agli stessi componenti dell’organo contabile, ha spiegato la necessità di un momento come quello di ieri, affermando: “Noi vi chiediamo aiuto perché voi lavorate quotidianamente su carte che a noi molto spesso non fanno nemmeno leggere. Per questo motivo questo confronto sarebbe stato comunque costruttivo”.
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