“La raccolta differenziata deve diventare occasione di lavoro e sviluppo per la comunità. Lo sforzo economico della Regione, concretizzatosi nel riconoscere contributi per circa 400.000 euro, deve essere oculatamente utilizzato evitando di commettere gli errori del passato. Siamo di fronte ad una contraddizione che deve essere superata: la disponibilità di cospicue risorse economiche e il mantenimento della vecchia tariffa non hanno comportato né il miglioramento del dato della raccolta differenziata, fermo a circa il 48% del 2016, né un aumento delle occasioni lavorative che addirittura si sono ridotte con il passaggio al nuovo gestore”. E’ questa l’analisi di Giuseppe Fonisto di Grande Bassiano sull’attuale situazione della gestione del ciclo dei rifiuti nel paese lepino. Secondo Fonisto la popolazione bassianese sta facendo la sua parte, rispettando il calendario dei conferimenti, che pure presenta alcune criticità, ed è ormai tempo che, riconoscendo questo sforzo, si provveda all’abbassamento delle bollette: “Il ricavato della vendita dei rifiuti differenziati, che hanno un valore economico notevole, purtroppo finisce nelle casse del gestore del servizio che ha ridotto all’osso il numero di addetti al servizio. Meglio sarebbe aumentare il numero degli occupati utilizzando i contributi regionali dando una risposta lavorativa seria ai tanti che vivono una situazione di disagio provvedendo a una selezione trasparente delle persone da avviare al lavoro. E’ assurdo che, dopo gli investimenti effettuati, ancora si debba pagare per conferire in discarica i rifiuti biodegradabili provenienti da mense che invece costituiscono una componente pregiata della produzione del compost, dalla cui vendita si potrebbero ricavare altre risorse economiche. Attendiamo ancora quel cambio di passo che era stato promesso e che tarda a venire”, conclude Fonisto.




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