Ieri mattina, nell’aula consiliare del Comune di Sezze, è stato presentato il progetto “Integriamoci”, iniziativa che prevede il coinvolgimento, su base volontaria e senza alcuna retribuzione, dei richiedenti asilo per lo svolgimento di lavori socialmente utili. Oltre al sindaco di Sezze, Sergio Di Raimo e all’assessore ai servizi sociali, Vincenzo Lucarini, erano presenti in aula anche i 12 ragazzi, facenti parte del CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria), che hanno aderito al progetto. Ad accompagnarli, le responsabili delle due cooperative sociali coinvolte nell’iniziativa, “Karibu” e “Il Quadrifoglio”. Il progetto, che prenderà ufficialmente il via lunedì prossimo con l’inizio dei lavori, si articolerà in quattro diverse proposte: la prima prevede la sistemazione della recensione del parco giochi adiacente all’auditorium Mario Costa, la seconda riguarderà la messa in sicurezza del parcheggio antistante la stazione ferroviaria, e le altre due riguarderanno invece pulizia dei parchi dello scalo e il sostegno all’ SPL nella gestione della raccolta differenziata nel centro storico. Come ha precisato l’assessore Lucarini: “Il progetto è volontario e non comporterà alcuna spesa per il Comune di Sezze. Noi, come amministrazione – ha continuato Lucarini – invece di costruire muri abbiamo deciso di costruire ponti. L’obiettivo – ha concluso l’assessore – è quello di far sì che la collaborazione e l’interazione con la comunità, possano portare questi ragazzi a sentirsi parte del territorio che li ospita”. Marie Thérèse Mukamitsindo, presidentessa della cooperativa “Karibu” si è detta entusiasta del progetto: “É l’inizio di un dialogo con l’amministrazione, gli africani sono molto generosi – ha spiegato – questa è la giusta occasione per dimostrare la nostra identità, come sappiamo vivere insieme agli altri e condividere. Ringrazio l’amministrazione per averci dato questa grande possibilità – ha concluso la Mukamitsindo – ora abbiamo l’opportunità di dare e non solo di ricevere”. Il sindaco, Sergio Di Raimo, ha infine voluto sottolineare l’aspetto umano del progetto che gioverà tanto ai migranti quanto alla comunità tutta: “Mi auguro – ha dichiarato Di Raimo – che grazie a questa iniziativa i cittadini di Sezze possano sconfiggere quella “paura del diverso”, data dall’ ignoranza, che purtroppo ancora aleggia nella realtà quotidiana. È necessario dunque – ha concluso il sindaco – che questi ragazzi vengano visti come parte della comunità che li ospita, il dialogo e l’integrazione reciproca saranno costanti”.
Francesca Leonoro




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