«Il problema dei costi delle consulenze per le verifiche di conformità dei Piani particolareggiati è soltanto l’ultima scusa messa in campo dalla lobby che non vuole procedere ai controlli per la trasparenza». Lo afferma il consigliere del Partito democratico Giorgio De Marchis ritenendo doveroso oltre che utile che l’amministrazione comunale si fermi e proceda con un’ulteriore verifica sulla legittimità delle procedure adottate per l’approvazione dei Piani, una verifica necessaria alla luce di quanto sta succedendo e soprattutto davanti al sequestro del cantiere Malvaso. «In questo caso più che mai vale la massima per cui la trasparenza non è mai troppa. Prendiamo atto che in giunta convivono due visioni opposte sulle politiche urbanistiche, due visioni – sottolinea De Marchis – che oggi entrano in conflitto e che di fatto stanno bloccando l’attività amministrativa. Probabilmente sono due visioni entrambe legittime, ma soltanto una dovrà essere tradotta in atti amministrativi. Il sindaco Di Giorgi aveva annunciato qualche giorno fa la sospensione dei Piani particolareggiati approvati e noi restiamo fermi a quell’impegno. Pensiamo che non si possa indugiare oltre e che la politica abbia la forza per tracciare il percorso da seguire. Sarebbe opportuno che coloro che sono contrari a questo procedimento non si limitassero a non partecipare alle riunioni della giunta comunale, ma esponessero pubblicamente il loro pensiero traendone le logiche conseguenze politiche. Chiediamo quindi al sindaco – conclude il consigliere del Pd – di procedere rispetto all’impegno preso nei confronti della città con la sospensione in autotutela di tutti i Piani per 45 giorni e con la nomina della commissione di esperti che esegua le verifiche auspicate e che ci auguriamo potrà dare un’ulteriore mano a chiarire una situazione poco trasparente».
Latina, De Marchis: “Basta indugi, Di Giorgi proceda con la sospensione dei Piani particolareggiati”


