“Da quello che si intuisce, da quello che si capta, dai rumors, da indiscrezioni giornalistiche sembra proprio che sia in atto a livello cittadino, l’ennesimo salto della quaglia tipico della politica locale. L’autoproclamatisi partito della nazione (e, conseguentemente, anche apriliano), sino ad oggi, intransigente censore e fiero oppositore della giunta Terra e delle sue scelte si appresterebbe a traslocare armi e bagagli dai faticosi e poco gratificanti scanni dell’opposizione a quelli sicuramente più gratificanti della maggioranza”. E’ quanto sostiene Maurizio Marinozzi, coordinatore circolo Sel Gino Donè Aprilia, che in una nota spiega: “Dopo un anno di tentennamenti, di rapporti sfilacciati, di incomprensibili difficoltà nel rapportarsi con le altre forze del centrosinistra, forse adesso riusciamo a capire cosa si nascondesse dietro tale apparente ritrosia. Dopo la nomina del nuovo segretario cittadino che ha sancito (così dicono) la ritrovata unità del partito c’è stata una netta accelerata e una sterzata verso posizioni più accomodanti e in linea con quelle che sono le scelte nazionali e provinciali. Questo dimostrerebbe due cose: la prima è che il potere logora chi non ce l’ha, ma non a livello di risultati elettorali (per quello c’è l’effetto Renzi), quanto a livello di incapacità a portare avanti coerentemente impegni presi con gli elettori, i cittadini e, non ultimo, le forze politiche con cui si sono condivisi programmi e obiettivi. L’altra è che, evidentemente la maggioranza comunale, forse non è più così salda come si vuol far credere, ed avere una sponda da parte di una forza politica come il PD, probabilmente condivisa e sponsorizzata anche a livello provinciale e regionale, sarebbe garanzia di durata dell’attuale giunta (pur con i dovuti aggiustamenti) e propedeutica di nuove e più gratificanti alleanze per le prossime elezioni. Detto questo, noi censuriamo ovviamente, tale ipotesi, come già espresso in conferenza stampa di fine anno, ma, come al solito, valuteremo i fatti. Siamo curiosi di vedere, evidentemente, come si concilierebbe il programma politico portato avanti dal centrosinistra con quello dell’attuale maggioranza? Dal punto di vista urbanistico come si metterebbe insieme il piano regolatore a cubatura zero, fiore all’occhiello del programma condiviso dal PD, con la smania più che evidente di varianti urbanistiche, di aumenti di cubature, di passività rispetto la difesa ambientale portate avanti da Terra & co.? Come si gestirebbe l’eventuale imbarazzo rispetto la ri-privatizzazione della riscossione dei tributi? Come si giustificherebbero di fronte ai commercianti apriliani l’eventuale condivisione della scelta di apertura di nuovi grandi spazi commerciali? Come si condividerebbe l’attuale iniqua tassazione locale con le proposte condivise e alternative in materia, dell’opposizione di centrosinistra fatte in sede di discussione del bilancio comunale? Tante domande cui, speriamo, non sia necessario dare risposte concrete, perché, come detto inizialmente, al momento, si parla di spifferi e indiscrezioni e quanto detto sopra potrebbe essere soltanto un piacevole e innocuo esercizio di analisi politica ipotetica.
Sempre ipoteticamente, nel caso, credo sia superfluo sottolineare la nostra permanenza all’opposizione”.


