Decenni fa Andy Wahrol, massimo esponente della Pop Art, prevedeva che la TV avrebbe regalato a chiunque la possibilità di diventare celebre anche se per pochissimo tempo, concedendo i famosi “quindici minuti di celebrità”. Quello che il pittore statunitense non poteva immaginare è che, a distanza di qualche anno, Internet e i social network avrebbero permesso a tutti di ritagliarsi il proprio “posto al sole” in qualunque momento, a discapito di meriti e capacità. Ne è un esempio l’ex Consigliere Regionale Gina Cetrone che, nonostante si faccia fatica a capire quale ruolo ricopra e a nome di chi parli all’infuori di sé stessa, avverte forte la necessità di pontificare su qualunque argomento le capiti a tiro.
Nei giorni passati, ad esempio, la signora Cetrone ha avvertito il bisogno di montare una polemica, sterile e senza senso, sullo schema di bando pubblico predisposto dalla Giunta di Priverno per la creazione di un Ufficio Staff a supporto dell’attività del Sindaco Angelo Delogu. “A volte ritornano, verrebbe da dire – afferma il Sindaco di Priverno Angelo Delogu. E quando ritornano sono non solo senza argomenti e proposte, ma soprattutto sono senza memoria. Dimenticano di essere stati parte del Governo Polverini, al fianco dei Batman, nella Regione degli scandali e degli sprechi. Dimenticano di aver fatto parte, insomma, di una delle peggiori esperienze politico-amministrative che la Regione Lazio ricordi tra festini, auto di lusso acquistate a spese dei cittadini e spese fuori controllo. Prima di chiedere cosa hanno fatto gli altri, dovrebbero chiedere scusa per tutti i danni che hanno provocato”.
La maggioranza guidata dall’ex Presidente Polverini è stata capace di produrre danni su tutti i livelli, come dimostrano anche i casi LSU e sanità. “La signora Cetrone dimentica che la Giunta Polverini ad aver generato confusione sul caso dei Lavoratori Socialmente Utili, impiegando fondi non utilizzabili e costringendoli, di fatto, a lavorare gratuitamente per oltre 18 mesi. E mentre la signora Cetrone dormiva ‘il sonno degli ingiusti’, noi siamo stati impegnati a trovare una soluzione definitiva per il problema di questi lavoratori: in questi giorni la Regione Lazio ha pubblicato il nuovo bando e gli LSU torneranno a lavorare, stipendiati, presso il nostro Comune”.
Tutto ciò mentre l’Amministrazione Comunale si prodiga per risolvere i problemi legati al personale sottodimensionato senza far crescere i costi sostenuti dall’Ente. “Sulla riduzione dei costi e del personale non sanno proprio che pesci prendere, arrivando addirittura a tirare in ballo la memoria di una persona recentemente scomparsa: che squallore! Tanto per rinfrescare la memoria: si è rinunciato a tre incarichi di natura dirigenziale e a due di staff, valorizzando le risorse interne. Così dicono una bugia quando affermano che il Comune poteva assumere altro personale. Il blocco del turn over lo impediva. Solo lo sblocco deciso recentemente dal Governo Renzi consentirà, dal 2015, di tornare a fare assunzioni”. Sull’incarico per l’Ufficio di Staff, la signora Cetrone accumula un’altra lunga sequela di inesattezze. Nonostante la Legge preveda la nomina diretta dei collaboratori di fiducia del Sindaco, l’Amministrazione Comunale ha preferito procedere con la pubblicazione di un avviso pubblico – cosa che avverrà nei prossimi giorni – dando la possibilità a laureati in Economia, Giurisprudenza e Scienze Politiche di mettere a frutto gli anni dello studio. La selezione avverrà dunque sulla base del curriculum e delle capacità del singolo candidato e non per accontentare qualche amico, come suppone la signora Cetrone. “Spiace, infine, che in una polemica astrusa e inutile come questa venga tirata in ballo anche Anna Maria Bilancia, cui va tutta la nostra stima e solidarietà. La signora Cetrone – continua il Sindaco – dimentica forse che Anna Maria Bilancia occupa un ruolo chiave, cruciale e di primissimo piano all’interno dell’attuale Amministrazione, di cui è parte integrante e attiva, essendo non solo assessore all’Urbanistica, alle Attività produttive e al Turismo, ma anche Vicesindaco. Per fortuna della nostra città non c’è nulla da temere. Siamo convinti che dopo questa sparata, questo attimo di notorietà e dopo aver rimediato l’ennesima brutta figura, torneranno, come hanno fatto finora, a rifugiarsi nel silenzio e nel disinteresse totale per Priverno e per i problemi dei suoi cittadini. In realtà non sono tornati, è solo un piccolo incubo che passerà presto”.

