Torna a riunirsi il consiglio comunale di Sezze ed è tanta la ‘carne al fuoco’ sulla quale si vedrà contrapporsi maggioranza e opposizione. Fuori dai punti programmati per l’assise di oggi pomeriggio alle 18 restano, per il momento, la situazione della SPL (che l’ala critica del Pd aveva chiesto a Campoli di dirimere entro agosto) e il Bilancio di Previsione 2014, che dovrà essere approvato entro il 30 settembre e che probabilmente sarà assoluto protagonista della prossima assise cittadina. Cinque, invece, i punti previsti oggi pomeriggio nell’aula consiliare intitolata ad Alessandro Di Trapano. Dopo le comunicazioni del sindaco e del presidente del consiglio comunale si passerà all’analisi di due mozioni presentate nelle scorse settimane dalla minoranza. La prima, in ordine cronologico, ad essere dibattuta sarà quella presentata dai consiglieri Di Palma, Brandolini, Reginaldi e Zarra, riguardante la situazione della Corden Pharma, azienda farmaceutica nel territorio di Sermoneta. Nella mozione di legge: “Si sono svolte delle Conferenze dei Servizi senza la presenza di nessun rappresentante dei Comuni limitrofi a quello di Sermoneta. Per questi motivi si chiede al sindaco di intervenire per avere informazioni per quanto riguarda tutele per la sicurezza ambientale dei cittadini setini e di assumere le opportune informazioni sullo stato delle procedure eseguite dalla Provincia di Latina e dalla Regione Lazio. Si chiede altresì al sindaco di intervenire presso la Regione Lazio al fine di verificare anche lo stato e la correttezza delle procedure che, nonostante la situazione d’inquinamento ambientale e il conseguente progetto di bonifica in fase di realizzazione, interessano la realizzazione di nuovi impianti di trattamento rifiuti presso l’area di Borgo Montello/Borgo Bainsizza ed aree limitrofe”. La seconda mozione, invece, firmata dai consiglieri Brandolini, Di Palma, Reginaldi, Zarra e Piccolo, riguarda la A&G, società incaricata dal Comune per effettuare il servizio di riordino della Banca dati Tributaria, per potenziare le entrate comunali, il recupero evasione, la riscossione ordinaria e coattiva. Nonostante le rassicurazioni in meritpo dell’assessore Bernabei durante una riunione di Question Time, i cinque firmatari della mozione sostengono che “la stipula non ha rispettato quanto richiesto dalle linee europee e dall’attuale legislazione in materia di appalto pubblico e che la corretta procedura del caso in esame doveva evidenziare nel capitolato d’appalto l’importo presunto degli insoluti da recuperare che, come dichiarato dall’assessore di riferimento si aggira intorno ai 7 milioni di euro ai quali devono essere aggiunti i costi certi dovuti per il lavoro da eseguirsi da parte del personale tecnico che si aggira all’incirca intorno ai 515 mila euro”. Il consiglio, infine, si concluderà con l’ormai classico punto del riassetto delle commissioni consiliari. Per il giorno di domani, invece, è stato convocato il Question Time, anche se il consigliere Reginaldi ha già annunciato che non chiederà la discussione delle interrogazioni, in polemica con la decisione di convocare l’assise cittadina a mezzogiorno.


