Continuano le manovre in vista delle prossime elezioni provinciali. Il prossimo 12 ottobre infatti, i consiglieri comunali ed i Sindaci voteranno per eleggere il nuovo consiglio a via Costa. Un consiglio che verrà eletto però solo dagli addetti ai lavori, consiglieri e sindaci appunto e, come avviene per il nuovo senato rivisitato dal governo Renzi, tiene fuori i cittadini. Critico in tal senso è Sel, che però, come annunciato dal coordinatore provinciale Beniamino Gallinaro ha aperto i lavori per non farsi trovare impreparata all’appuntamento, Lavori che avranno una tappa fondamentale il prossimo 14 settembre nell’assemblea federale che avrà come teatro il Welcome Point di Fossanova a Priverno. Nella nota Gallinaro spiega: “Abbiamo criticato e continueremo a farlo il nuovo sistema elettivo e le nuove provincie, ma oggi dobbiamo confrontarci dentro questo nuovo quadro istituzionale per cui riteniamo necessario la partecipazione alle prossime elezioni provinciali. La riforma ha agito soprattutto sugli organi di rappresentanza, abolendo la partecipazione dei cittadini, ma ha lasciato sostanzialmente inalterate le competenze dell’Ente che vanno dall’Ambiente, all’Istruzione e formazione, al lavoro, alla viabilità”. “Queste elezioni – continua la nota – possono essere l’occasione per porre fine alla lunga stagione del centrodestra che ha governato senza dare alcuna risposta ai problemi del territorio in quanto è stato attento solo alla gestione del potere a fini clientelari e come collante di un consenso basato sulla soddisfazione di bisogni privatistici. Nessuna risposta è stata data per delineare una nuova idea di sviluppo per questa provincia e gli indicatori Socioeconomici stanno, impietosi, a evidenziarne il declino. Un’altra provincia è possibile. Noi riteniamo che un’alleanza che parta dal PD e dalla Sinistra abbia le carte in regola per traghettare questa provincia fuori dal guado e garantire un governo di progresso. Siamo, però, preoccupati dell’estrema confusione che attualmente attraversa il dibattito politico. Crediamo che, come al solito, sia la chiarezza la stella polare. Accordi di potere non ci interessano, non siamo interessati a ridare patenti di verginità a personaggi che ancora oggi sono alla corte del centrodestra e ne sono stati anche tra i principali protagonisti. Sicuramente il rapporto con il cosiddetto civismo è fondamentale ma anche qui chiarezza prima di tutto; bisogna evitare che sotto queste spoglie si possa nascondere tutto ed il contrario di tutto, un indistinto paludoso, una ‘morta gora’ che seppellisca ogni progetto di rinnovamento. Per un progetto di ‘Un’altra Provincia’ è fondamentale una profonda discontinuità politico-amministrativa. Solo una sinistra capace di stare in campo può farlo. Una sinistra che nella sua interlocuzione con il PD parta dal programma e non da accordi di potere”. “Rivolgiamo – conclude quindi Gallinaro – un appello a tutti quei consiglieri che si richiamano ai valori della Sinistra e del centrosinistra per costruire insieme una lista che abbia al centro un programma chiaro che parta dalla ripubblicizzazione del ciclo delle acque, passi per un corretto ciclo dei rifiuti, incentivando il porta a porta e ne ridimensioni l’impiantistica, rivolga attenzione alle energie rinnovabili, contribuisca a costruire un sistema socio sanitario solidale, si ponga il problema di politiche attive per il lavoro e la formazione, delinei un coerente quadro di sviluppo ecosostenibile, proponga pratiche amministrative che hanno alla base politiche di trasparenza e legalità, si ponga il problema della criminalità organizzata”.


