Si affida ad una lunga lettera che decide di leggere durante il consiglio comunale Luciana Lombardi, che torna a parlare dopo essere finita nell’operazione “Arco”, che lo scorso 24 giugno ha portato all’arresto di 24 persone, tra le quali suo figlio Alessandro. Dopo qualche giorno dagli arresti arrivava la notizia che anche la consigliera sarebbe stata coinvolta, secondo gli inquirenti, nella vicenda e, quindi, formalmente indagata. Le successive evoluzioni della questione portavano a misure cautelative decisamente minori nei confronti degli indagati. A distanza di poco più di un mese Luciana Lombardi ha voluto ripercorrere le tappe di questa storia, prendendo anche posizioni rilevanti dal punto di vista del suo impegno nella vita amministrativa setina. La Lombardi ha parlato a 360°, ringraziando chi le è stato vicino in questo mese e chi invece si è allontanato dopo i fatti che l’ahho vista coinvolta. Un particolare passaggio del suo lungo e accorato intervento (più volte si è fermata per lottare contro le lacrime che provavano ad uscire dai suoi occhi), la Lombardi lo ha dedicato a chi non le è stato vicino, ai suoi colleghi di lista, nei confronti dei quali decide di mantenere lo stesso rispetto ma si sente in dovere di dichiararsi indipendente. Diversa la posizione nei confronti del sindaco Campoli, nella lista del quale la Lombardi è stata eletta nel maggio 2012. Per il primo cittadino nessun accenno, né tra quelli che le sono stati vicino, né tra quelli che l’hanno abbandonata. Ma la decisione di dichiararsi indipendente potrebbe ulteriormente mettere in difficoltà la maggioranza.
Simone Di Giulio


