In questi giorni, dopo che il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio – Sezione di Latina ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza n. 67 del 10 giugno scorso con la quale il sindaco Andrea Campoli aveva ordinato ad Acqualatina di aumentare il flusso idrico ed alla Dondi di riconsegnare gli impianti, si sta verificando l’ennesima grave carenza idrica che sta mettendo in ginocchio la città. In particolare alla riduzione operata da Acqualatina si aggiunge la riduzione della capacità di funzionamento della stazione di rilancio idrico di Mole Muti ed il mancato funzionamento della stazione di rilancio di Via Bertonia. “Tutto questo – ha dichiarato il sindaco Andrea Campoli – testimonia ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, l’inadeguatezza della concessionaria Dondi e l’impossibilità di continuare una gestione vergognosa che non tiene in nessun conto dell’interesse generale, ma agisce impunemente a danno della città. Ormai la misura è colma, i cittadini sono all’esasperazione poiché, pur pagando profumatamente un servizio che non hanno, scontano responsabilità altrui”. Il sindaco a questo punto, non avendo più a disposizione strumenti previsti dalla legge con caratteristiche di urgenza e di eccezionalità, in conseguenza della sospensiva alla propria ordinanza, ritiene di dover lanciare un appello a tutte le Istituzioni, in primis al Prefetto della Provincia di Latina, Antonio D’Acunto, affinché si adoperi per cercare una soluzione al fine di evitare anche gravi problematiche di ordine pubblico. Intanto il centro storico è quasi completamente a secco, come spiegato dal delegato alla sicurezza Gianluca Calvano, che esclude anche l’utilizzo, come tre settimane fa, delle autobotti. Questa mattina tanti cittadini si sono recati in Comune per far sentire la propria voce, soprattutto chi in casa ha persone anziane o disabili, per le quali l’acqua diventa un bene imprescindibile.
Sezze, torna l’emergenza idrica. Campoli chiede l’intervento del Prefetto


