Sabaudia è conosciuta ai più per essere una bella cittadina di mare, racchiusa dal parco, dove la natura preserva la tranquillità e la quiete dei suoi residenti e villeggianti. Ma negli ultimi giorni alcuni episodi di micro criminalità stanno turbando questa serenità, soprattutto perché si teme che queste notizie siano solo gli iceberg di tanti episodi che spesso non vengono nemmeno denunciati. Prima gli scippi in pieno centro, poi i ladri di biciclette, infine la rapina in gioielleria a volto scoperto, senza dimenticare i furti estivi nelle ville e nei borghi, sempre più frequenti. Ovviamente non si può chiedere un presidio costante e omogeneo del territorio da parte delle Forze dell’ordine – i finanziamenti sono sempre meno – così come non si può chiedere uno sforzo diverso alle casse comunali già in deficit. Ma non per questo si deve restare inermi davanti a simili situazioni di violenza e criminalità: celandosi dietro queste difficoltà passerebbe un messaggio negativo, rendendo più vulnerabile il nostro territorio. Quello che possiamo fare al momento è chiedere un’organizzazione mirata delle risorse già presenti. Da qui un’altra idea di Cittadini al Lavoro, che sta studiando le possibilità per rendere la nostra Sabaudia una Smart City (ovvero una città intelligente) individuando servizi utili per i cittadini, ma senza gravare sulle casse del comune, attraverso un uso mirato dei fondi europei (vedi il progetto di “viabilità a 360°”). La tecnologia oggi può essere un ottimo deterrente e ci aiuterebbe ad avere una città più sorvegliata e più illuminata a zero costi aggiuntivi. Come? Risparmiando energia.
Il punto di partenza è un sistema intelligente di illuminazione pubblica, che porterebbe risparmi di consumi e gestione fino al 60%. Il progetto Lumière di Enea ha già portato enormi benefici in Comuni come San Giovanni in Persiceto (Bo), dove sono stati istallati 6mila punti luce telecontrollati uniti a un servizio di video sorveglianza. L’amministrazione ha ottenuto un risparmio del 45% nei costi annuali, tradotti in un risparmio di 200mila euro. Il risparmio energetico introdotto da questi sistemi nasce dal fatto che essendo telecontrollati possono modificare l’intensità dell’illuminazione a secondo delle ore del giorno/notte, accendersi/spegnersi in funzione del traffico o del passaggio di pedoni. Quest’ultima funzionalità ad esempio porterebbe un grande risparmio e potrebbe garantire l’illuminazione pubblica anche a quelle zone che attualmente ne sono sprovviste, come il lungomare o alcune aree dei borghi, offrendo contemporaneamente un maggior livello di controllo. Simili sistemi di illuminazione pubblica sono molto efficienti anche dal punto di vista della sicurezza perché permettono di associare telecamere di videosorveglianza alle strutture di illuminazione. E le telecamere, si sa, sono un forte deterrente per furti e atti criminosi.
Ne desumiamo che il guadagno energetico ottenuto da una gestione intelligente dell’illuminazione ci permetterebbe di coprire i costi per realizzare dei sistemi innovativi di questo tipo. La dimostrazione della concretezza di questo progetto è dato dal fatto che oggi diverse imprese del settore hanno creato un business fornendo un servizio completo agli enti pubblici: nello specifico si fanno carico di creare il sistema sopra descritto richiedendo al Comune l’equivalente corrisposto al gestore di energia dell’illuminazione, con la garanzia di contratti quinquennali o decennali. Dunque le possibilità ci sono, bisogna solamente adoperarsi per poterle attuare.


