Perfino il PD, partito del presidente del consiglio Renzi, si è spaccato sulla questione austerità economica per il pareggio di bilancio imposta dall’Europa e un po’ in tutta Italia sono nati comitati che si pongono in direzione contraria rispetto a questo indirizzo tanto da proporre un referendum. A Priverno la proposta è stata raccolta dalla sezione locale di Sel. Ad annunciarlo è il segretario Simone D’Errico che dichiara: “Anche SEL Priverno partirà con la raccolta delle firme per il referendum contro il pareggio di bilancio e l’ulteriore eccesso di rigore voluto in Italia. Saremo presenti presso il mercato settimanale di domani con un gazebo. Insieme al nostro partito nazionale, a diversi dirigenti della CGIL, al giornalista Gad Lerner, e ad alcuni esponenti del Partito Democratico come Pippo Civati, decidiamo di aderire all’iniziativa del comitato promotore ‘Stop Austerità’, composto da diverse personalità del mondo accademico. Perché ci sono diversi paesi che, pur impegnandosi al massimo, non saranno in grado di rispettare l’impegno (obbligo rapporto deficit/PIL al 3% e debito/PIL al 60%), considerando gli elevati rapporti debito/PIL ed i bassi livelli di inflazione di alcuni paesi, cui servirebbe una crescita del 6-7% oggettivamente impossibile nel medio termine senza aumenti mirati della spesa pubblica.Stiamo facendo carte false per rispettare una regola assurda che ci siamo autoimposti in modo persino più rigoroso di quanto richiesto in sede europea”. A proposito del Comitato D’Errico spiega: “Il comitato promotore prevede che per ridurre il proprio debito pubblico, l’Italia dovrà operare altri tagli alla spesa sociale, limitare di molto gli investimenti pubblici, bloccare risorse pubbliche che potrebbero essere impiegate per la ripresa dell’economia, e inevitabilmente aumentare ulteriormente la pressione fiscale. Il referendum, quindi, ancor più che una iniziativa contro, vuole proporsi come iniziativa per lo sviluppo, il lavoro, la solidarietà. Per questo vogliamo che l’iniziativa diventi il più possibile trasversale e condivisa. Il referendum pone quattro quesiti che propongono di abrogare alcuni articoli o alcune clausole della legge 243 del 24 dicembre 2012 che dà attuazione al vincolo del pareggio in bilancio”. Il dado è tratto, la sfida è raccogliere 500.000 firme in tutta Italia entro il 30 settembre.

