“In merito alla proposta di ridurre le tasse avanzata qualche giorno fa dal consigliere di minoranza Pierantonio Palluzzi non possiamo che dirci d’accordo, in linea di principio. Ridurre la pressione fiscale a carico di cittadini e imprese, mai alta come negli ultimi anni, sarebbe ed è l’obiettivo di qualunque amministratore avveduto e con i conti a posto”. Questa la prima risposta a Palluzzi del gruppo “Priverno Città” da parte dell’assessore al Bilancio del Comune lepino, Pierluigi Vellucci. Purtroppo, però, si devono fare i conti con la realtà e con un bilancio che “difficilmente sta in piedi da solo”. Infatti – sottolinea – “l’avanzo fatto registrare nel Rendiconto di Bilancio 2013 non ha nulla a che fare con risorse libere da utilizzare per l’abbattimento dell’imposizione tributaria. Anzi, ci sono ben altri fattori da considerare prima di lanciare proposte che, altrimenti, rischiano di ingenerare false illusioni nei cittadini. Siamo aperti a proposte concrete che ci permettano di ridurre la pressione fiscale a carico dei cittadini e delle imprese, purché abbiano una copertura economica reale”. Rispetto al 2013, inoltre, il Comune di Priverno –è sempre Vellucci a parlare – dovrà far fronte a minori entrate che porteranno a rivedere per intero la struttura del bilancio. Bisognerà tenere in conto i minori trasferimenti dello Stato verso gli Enti Locali, la mancata erogazione del contributo per il minor gettito IMU sulla prima abitazione e altre forme di introiti cui il Comune dovrà ora far fronte con tagli alla spesa e altre forme di economia. In questo quadro – insiste Vellucci – vanno ad inserirsi delle “deficienze economico-strutturali che il Comune trascina avanti da diversi anni”. Infatti, nel prossimo bilancio dovranno essere conteggiati i debiti accumulati dalla Multiservizi (circa 700 mila euro), i debiti fuori bilancio derivanti da contenziosi e parcelle per consulenze professionali mai evase (circa 1 milione di euro) e l’anticipazione di cassa da 2,8 milioni richiesta ogni anno dal Comune (sintomo di scarsa liquidità di cassa). “I residui attivi e passivi, inoltre, pesano come un macigno sulla tenuta del bilancio comunale. Nel previsionale 2014 dovranno essere accantonati oltre 700.000 euro nel fondo di svalutazione crediti (equivalente al 25% del totale dei residui attivi più vecchi di 5 anni e necessario per fronteggiare eventuali perdite sui crediti), mentre gli oltre 22 milioni di residui passivi sono una spada di Damocle sempre pronta a cadere”. Per tutti questi motivi – conclude l’assessore Pierluigi Vellucci – la proposta del consigliere Pierantonio Palluzzi resta un buon auspicio per il futuro e una prospettiva politica che, come amministrazione, condividiamo in pieno. Poco attinente, però, con la realtà economico-finanziaria del Comune”.
Mario Giorgi

