Domani sarà un giorno cruciale nella spinosa vicenda Sapa che vede da maggio i 136 operai dello stabilimento appesi ad un filo sottile che dall’altra parte ha il licenziamento paventato dai vertici aziendali. Intanto, dopo i fatti di ieri, l’allontanamento del delegato della Fin Cisl Minniti e la lettera di Sapa Group, stamane l’assemblea è ripresa e al termine ecco che il rappresentante Fiom, Tiziano Maronna, segretario provinciale, a sottolineare la gravità della situazione ha annunciato la decisione di entrare in sciopero della fame dettando le richieste stabilite: “Il presidio continua in attesa che venga accettata la proposta di dare inizio ad una cassa integrazione di 12 mesi ma per motivi di crisi e non di cessazione. Lo sciopero della fame è un gesto eclatante per sottolineare la gravità del momento ed invitare all’impegno tutti coloro che dapprima si sono professati vicini alla situazione della Sapa e che poi si sono dileguati. L’azienda sta cercando di fare pressioni per attribuire all’atteggiamento degli operai le responsabilità in caso di mancato accordo, ma la questione è opposta. L’azienda deve assumersi le responsabilità delle scelte operate fino ad ora. Può tranquillamente richiedere la cassa integrazione per crisi aziendale visto che non lo ha mai fatto. Intanto, durante quei 12 mesi ci sarebbe il tempo per valutare la riconversione degli operai o del sito. La cassa integrazione per crisi interromperebbe la mobilità che rimarrebbe una soluzione riproponibile tra dodici mesi”. Davanti ai cancelli, in via informale, era presente anche il consigliere regionale Rosa Giancola che ha parlato a cuore aperto agli operai forte di una esperienza sindacale lunga anni: “Voglio portare le ragioni di questi operai all’assessore regionale Valente. L’azienda non può chiedere un clima sereno quando non fa nulla per rasserenare gli animi. Occorre trovare un accordo che mantenga l’azienda seduta ai tavoli senza che si appigli a motivi pretestuosi e soprattutto interrompendo una procedura che si concluda con il licenziamento”. Intanto, nel pomeriggio, la patata bollente passa al Ministero.
Priverno, Crisi Sapa: Maronna (Fiom) in sciopero della fame. Giancola solidale e domani il ministero


