Continua l’intervento finalizzato al ripristino delle condizioni di fruibilità nell’Area Archeologica di Privernum nella zona di Mezzagosto. Come annunciato qualche mese fa, i resti della città romana lungo l’ex statale 156 dei Monti Lepini è interessata da un’opera di pulizia e recupero. Soprattutto per le ville romane e le altre strutture sinora riportate alla luce. “A seguito di un incontro tenutosi nel mese di giugno con i rappresentanti della Regione Lazio, della Soprintendenza ai Beni Culturali, della ditta affidataria, della direzione scientifica e della direzione dei lavori – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Elvira Picozza – sono state definite le tappe del percorso che dovrebbe portare, nell’arco di qualche mese, alla riapertura e fruibilità del sito archeologico. Per il momento l’Area Archeologica è stata completamente liberata dall’abbondante vegetazione che negli ultimi anni ne aveva completamente ricoperto la superficie, mettendo a rischio lo stato dei reperti presenti”. Le aree ricche di reperti, soprattutto pavimenti musivi, richiederanno un tipo di intervento di pulizia particolarmente delicato e complesso, che sarà eseguito con la supervisione della Soprintendenza e della Direzione scientifica del Museo. La prossima settimana i vari attori interessati all’Area torneranno ad incontrarsi ed effettueranno un ulteriore sopralluogo nell’Area Archeologica. L’incontro sancirà la chiusura della prima fase del processo di recupero del sito di Mezzagosto e l’avvio della seconda, nel corso della quale, oltre alla pulizia e manutenzione dei reperti musivi, si individueranno gli interventi da realizzare nella parte interessata dall’opera idraulica romana e dall’Anfiteatro. “Tenuto conto del grado di abbandono dell’intero sito e dei danni che ne sono scaturiti nel tempo – ha concluso l’assessore Elvira Picozza – si valuterà anche la necessità di apportare una variante al progetto iniziale, al fine di realizzare le condizioni che permettano una migliore accessibilità e fruizione”.
Mario Giorgi


