Serafino Di Palma e Antonia Brandolini lasciano la maggioranza e vanno a rimpinguare le fila dell’opposizione al governo Campoli. La clamorosa rottura si è concretizzata ieri pomeriggio nel corso del consiglio comunale in cui doveva essere approvato il rendiconto di gestione 2013. Già dai minuti pre-consiglio si era capito che qualcosa non andava, con una commissione Bilancio andata deserta per mancanza di numero legale (tra gli assenti lo stesso presidente della commissione Giovanni Bernasconi), poi la situazione è addirittura peggiorata. Al momento dell’appello mancavano quattro consiglieri comunali, Zarra per la minoranza, Di Raimo (presidente del consiglio comunale), Bernasconi e Rizzo. L’assenza dell’ala critica del Partito Democratico (che erano assenti anche lo scorso novembre quando si votò il Bilancio di Previsione) non è sfuggita a Di Palma e Brandolini, che hanno chiesto e ottenuto la parola mettendo sul tavolo le criticità all’interno della maggioranza ed annunciando che avrebbero votato contro il Consuntivo e che sarebbero passai all’opposizione. Due attacchi durissimi al ‘sistema’ Campoli e alla gestione della crisi tutta interna al Partito Democratico. Il primo cittadino, dal canto suo, non ha incassato in silenzio (come spesso gli è stato visto fare), ma ha replicato in maniera durissima agli attacchi dei consiglieri. In sintesi Campoli ha criticato il fatto che Di Palma è stato eletto con una lista che portava il suo nome (la Lista Campoli, appunto) e Antonia Brandolini sia diventata consigliere all’interno di una lista (L’Italia dei Valori) che con 20 candidati non è nemmeno riuscita a raggiungere i voti di un singolo candidato nella lista del Partito Democratico. Un attacco durissimo che Campoli ha concluso con una frase significativa: “Se non si fossero candidati con questa coalizione probabilmente non sarebbero stati nemmeno eletti”. Lo stesso Campoli ha ammesso, a malincuore, che questa maggioranza è frutto di una coalizione elefantiaca, spesso contraddittoria, e che da adesso si aspetta che si torni a parlare dei problemi dei cittadini, argomento che in questi ultimi mesi, causa schermaglie politiche, è stato trattato marginalmente. Il punto all’ordine del giorno è passato con 8 voti favorevoli, perché Campoli, oltre agli assenti e ai consiglieri che sono passati all’opposizione, ha dovuto far fronte anche alla decisione del consigliere Remo Grenga di astenersi dal voto, chiaro segnale che la situazione sta diventando ingestibile e che nel giro di un mese, con le due patate bollenti della Dondi e della SPL potrebbe addirittura degenerare.
Simone Di Giulio






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