A pochi mesi dalla prematura scomparsa dell’artista Luigi Locci, l’Associazione delle Arti di Priverno dedica una mostra personale alla sua memoria. La mostra verrà allestita presso il Bar dell’Arte Palombini a Priverno e rimarrà aperta al pubblico per tutto il mese di giugno. L’inaugurazione è prevista per le ore 11 di sabato 7 giugno. Di lui ha scritto l’artista privernate, nonché portavoce dell’Associazione delle Arti, Carlo Picone: “Luigi Locci è essenzialmente un autodidatta, ma riceve i primi insegnamenti pittorici prima da Ezio D’Achille e successivamente da Giorgio Iannucci. Il percorso solitario intrapreso da Luigi Locci, lo ha portato a confrontarsi con la natura che ha interpretato fedelmente, servendosi di un disegno corretto ed una vasta gamma di colori accattivanti. Ben presto, però, l’artista ha sentito l’attrazione dell’inconscio che lo ha condotto ad un linguaggio espressivo in bilico tra simbolismo ed espressionismo, nel quale l’elemento simbolico iconografico è sostenuto da un segno forte e deciso scaturito dal bisogno di scavare dentro il proprio essere. La sua pittura è insieme creativa ed intuitiva, ma anche a tratti casuale e gestuale, protesa alla liberazione della sua enorme interiorità e all’esternazione della sua fervida coscienza. Insomma, Luigi Locci ha incarnato un modus pittorico fatto di visioni interiori che, pur rifacendosi anche a soggetti reali, hanno una carica immaginifica preponderante. Infatti, egli ha sempre dipinto a mente, senza avere riferimenti fotografici davanti e dunque è riuscito a configurare una realizzazione pittorica composita, ma sempre onirica. E’ la caratteristica della sua pittura, tesa a rappresentare mondi sospesi tra realtà e fantasia”.

