Claudio Giorgi è stato assessore nell’ultima amministrazione di centrodestra, guidata dall’ex sindaco Umberto Macci. Dopo un anno sabbatico, Giorgi torna a far sentire la sua voce. E lo fa, attraverso una sorta di lettera aperta, rivolta a chi vuole sentire ciò che dice. E si firma non come un cittadino né come un responsabile di un gruppo politico, più o meno nuovo, ma lo fa aggiungendo al suo nome un chiarissimo “ex assessore del Comune di Priverno”. In sostanza, Claudio Giorgi parte da un presupposto: Priverno ha bisogno di “trovare posizioni intermedie, punti di condivisione, di smussare gli estremi per raggiungere obiettivi seri”. Come a dire a Priverno non esiste solo una destra e una sinistra, ma anche tanta gente moderata che sente il bisogno di ricreare un centro politico. In politica – sostiene – la moderazione non deve essere confusa “né con la conversazione né con l’immobilismo”, ma deve essere intesa come lo sforzo di mettere in campo “soluzioni capaci di andare incontro alle esigenze di tutti”, senza fossilizzarsi sugli “interessi di questi o di quelli”. Per fare questo bisogna, però, “avere coraggio, avere veramente la schiena diritta, essere liberi da condizionamenti di ogni sorta, interpretare con autorevolezza i ruoli istituzionali e, soprattutto, avere il senso pieno e il limite del proprio ruolo”. Priverno, insomma – secondo l’ex assessore – ha bisogno di “moderazione che possa portare ad un vero cambiamento, con una spinta profondamente riformista”. Di qui l’invito a combattere per una vera e propria “rivoluzione moderata”, a fare “un passo indietro” ed a sedersi “intorno ad un tavolo con pari dignità politica”. Questo il messaggio di Claudio Giorgi. Ora, chi vuol capire, capisca!
Mario Giorgi


