“Un taglio alla povertà” è il nuovo bando della Regione Lazio, finanziato con più di 7 milioni di euro, per creare un nuovo modello di servizi per il sociale. Tanti progetti con le migliori associazioni e realtà del territorio per essere vicini a chi ha più bisogno. La Regione ha stanziato più di 7 milioni di euro, per creare con strumenti concreti un nuovo sistema di welfare, utilizzando anche le migliori energie della società civile laziale. “Un taglio alla povertà” è il nome di questa iniziativa che prevede nuove risorse a disposizione del territorio, nell’ambito del “Piano straordinario contro la povertà” approvato dalla Giunta nel 2013. All’inizio erano stati stanziati 5 milioni di euro, ma grazie a questo nuovo stanziamento ne sono stati aggiunti altri 2 e potranno essere finanziati più progetti ammessi in graduatoria. Oltre ai 7 milioni e mezzo di euro del bando, infatti, si aggiungono i 7 milioni di euro già trasferiti ai Comuni con il “Piano straordinario contro la povertà”. Per la prima volta il fondo è stato inserito nella delibera di programmazione dei Piani sociali di zona approvata nel 2014. In questo modo diventa una misura strutturale delle politiche sociali regionali e un’importante risorsa per i Comuni. Sono 76 progetti vincitori che saranno realizzati da associazioni di promozione sociale, cooperative, imprese sociali, fondazioni, istituti di patronato e assistenza sociale, enti religiosi e alle onlus.
I progetti sono suddivisi così:
20 progetti riguardano Roma Capitale
6 i Comuni dei distretti sociali RM F (Civitavecchia – Ladispoli – Bracciano – Formello – Fiumicino)
9 i Comuni dei distretti sociali RM G (Monterotondo – Guidonia – Tivoli – Olevano – San Vito Romano – Carpineto)
9 i Comuni dei distretti sociali Roma H (Monte Porzio – Lanuvio – Ciampino – Pomezia – Velletri – Anzio)
14 la provincia di Frosinone
8 la provincia di di Latina
6 la provincia di di Rieti
4 la provincia di di Viterbo
Sono 32 i progetti contro la povertà assoluta. Sono stati previsti interventi come le mense sociali, la distribuzione di pasti a domicilio e pacchi viveri, il recupero delle eccedenze alimentari, i servizi docce, l’accoglienza diurna.
44 progetti contro le “nuove povertà”. Questi coinvolgono disoccupati e cassintegrati, padri separati, donne sole con figli piccoli, disabili, minori in situazione di disagio, anziani soli, stranieri. Tra le diverse iniziative, ci sono percorsi di reinserimento lavorativo, case per l’accoglienza, laboratori per ragazzi, sportelli di ascolto, attività per combattere la dispersione scolastica.


