Tutti i genitori si preoccupano del futuro dei propri figli, nelle varie fasi della propria vita, con la speranza che una volta divenuti adulti divengano autonomi e a loro volta possano prendersene cura. I genitori di una persona con disabilità, invece, hanno la piena consapevolezza che dovranno prendersi cura del proprio figlio per tutta la vita. Tuttavia, quando si svolge il pensiero al Dopo di Noi, l’impegnativo sforzo di attuare ogni opportunità di crescita ed integrazione si trasforma in angoscia. L’interrogativo è: chi si prenderà cura di mio figlio quando io non ci sarò più o non potrò più assisterlo? I fratelli, le sorelle o i familiari potranno farsene carico? A Bassiano si sta cercando la soluzione con una Fondazione di cui sarà possibile conoscere meglio contenuti e finali nell’ambito del convegno di domani, 17 maggio, che si terrà nell’auditorium comunale alle 17:30. Titolo dell’incontro “Verso la Fondazione. Per una cultura del “Dopo di Noi” e la realizzazione di strutture e servizi”. Interverranno il sindaco del Comune di Bassiano, Domenico Guidi, l’assessore ai Servizi Sociali Giovanna Coluzzi, il presidente dell’associazione “Dopo di Noi” Francesco Cardarello e l’assistente sociale Andrea Cardarello. La costituenda Fondazione opererà per il raggiungimento degli scopi sociali nel rispetto della volontà delle famiglie che vi parteciperanno. L’idea è che a costituirla siano le famiglie e i Comuni interessati facenti parte della provincia di Latina attraverso un Patto di cittadinanza. Si muove dalla necessità di rafforzare le politiche volte ad assicurare alla persona con disabilità nuovi percorsi di vita. La forma giuridica della fondazione dovrà consentire dal punto di vista operativo di gestire i patrimoni necessari non solo alla promozione/realizzazione di progetti finalizzati all’integrazione e all’autonomia, ma anche alla costruzione o gestione di patrimoni immobiliari destinati al “Dopo di Noi”. La Fondazione potrà gestire, da statuto, lasciti testamentari, donazioni e contratti di mantenimento, beni immobili e capitali da destinare alla cura e all’assistenza delle persone con disabilità e costituire in via accessoria e strumentale attività anche commerciali finalizzate al perseguimento degli scopi statutari. Sarà inoltre impegnata affinché il percorso di “Presa in carico” possa divenire realtà. “Presa in carico” che significa: assunzione di responsabilità da parte degli enti pubblici; progetto globale di vita; personalizzazione ed umanizzazione degli interventi; mantenimento e sviluppo della persona con disabilità nel proprio contesto familiare e sociale; garanzia dei diritti civili ed umani; qualità di vita e Bene Essere. In tale contesto si collocheranno le iniziative della Fondazione e tutti i servizi (residenziali, semi-residenziali, ambulatoriali) che si riuscirà a realizzare.
Bassiano, domani il convegno “Dopo di Noi. Verso la Fondazione e la realizzazione di strutture e servizi”


