“Il confronto è importante, è segno di maturità, è crescita personale, spirituale, crescita sociale. Senza confronto l’intelletto umano sarebbe devastato dall’arroganza, dalla presunzione, dalla stupidità, dalla mediocrità di un mondo senza stimoli, lasciando in pasto agli sciacalli la percezione di ciò che ci circonda”. E’ questo l’incipit di una nota del Partito Democratico di Roccagorga, che torna sulla questione Primarie con un comunicato che funge da resoconto dell’ultima riunione del partito, svoltasi lo scorso venerdì. Nella nota si legge: “Durante la riunione il confronto c’è stato anche se sbilanciato, vista la sola partecipazione di Francesco Scacchetti e la non presenza di “Osservatorio Democratico”. Si è dibattuto e discusso in maniera pacata e giusta sul tema delle “presunte e famose” primarie. I copiosi interventi che si sono compostamente succeduti, hanno delineato lo stato di inquietudine e delusione dei partecipanti all’assemblea, i quali, sostenendo a spada tratta la decisione della segreteria e direttivo del partito, di individuare nella figura del sindaco uscente Carla Amici il nuovo rappresentante per le prossime ed imminenti elezioni comunali, non accettano e non comprendono le ragioni della scelta del gruppo Osservatorio Democratico di voler disabilitare tale scelta ad ogni costo. Ma chiara è emersa altresì la fermezza dei partecipanti, che hanno tutti concluso il proprio pensiero con una esortazione al Direttivo e Segreteria del partito, quella di procedere con forza sulla strada intrapresa, senza mostrare deleterie e rovinose incertezze”. Tre i punti cardine del partito locale, inquietudine, delusione e fermezza: “Un partito che aspira al governo e all’amministrazione di una comunità cittadina, non può doversi preoccupare di sedare tumulti interni, prima ancora che le problematiche esterne, questo sarebbe un motivo di debolezza, di discredine sociale, che il gruppo dirigente in primis, e i sostenitori del partito in secundis, non possono e non vogliono permettersi”. Per quanto riguarda la delusione i membri del partito dicono: “Sentimento questo ancor più emergente, proprio di chi si sente completamente esautorato dei propri poteri e compiti, di chi sente di non essere riuscito a comporre i malcontenti dell’area critica del partito, di chi sente di aver donato in modo incondizionato il proprio tempo ed impegno ad un lungo progetto politico, oggi osteggiato da chi sostiene freddamente, e solo adesso con sorpresa, che adesso tocca a noi”. Ultimo punto quello della fermezza: “Con fermezza il primo partito di Roccagorga non organizzerà alcuna consultazione primaria, perché il candidato sindaco è stato già scelto ed individuato in Carla Amici. Lo ha fatto in maniera chiara, nel rispetto delle norme statutarie e regolamentari , oltre che nel rispetto dell’autonomia dei circoli sancita in maniera inequivocabile dallo statuto del partito. A chiusura del dibattito sono intervenuti il sindaco e successivamente Francesco Scacchetti seguito dalla chiosa del segretario Erasmo Spaziani. Il sindaco ha esposto la sua incredulità davanti alla pubblicazioni di manifesti con la data delle primarie, rimarcando il non rispetto verso una decisione presa dal partito. Sottolineando infine come una associazione si sia ormai trasformata in un vero e proprio partito “parallelo” pronto ad “autorganizzarsi” in maniera amicale le primarie. Scacchetti con coraggio, visto l’enorme platea contraria, ha manifestato la sua volontà di portare avanti il progetto delle primarie delegittimando il partito locale davanti ad una decisione presa dalla segreteria provinciale. Invitando ancora una volta il sindaco a tornare indietro sui suoi passi e ad andare contro la decisione presa dalla segreteria, dal direttivo e dal segretario. Il segretario chiudendo il dibattito ha confermato la linea avviata circa due mesi fa dal partito, confermando l’intenzione di volere proseguire l’iter intrapreso, che culminerà, già questa settimana, con la delineazione e stesura della lista per le consultazioni comunali. Le primarie sono una competizione elettorale attraverso la quale gli elettori o i militanti di un partito politico decidono chi sarà il candidato del partito, ma se il partito ha già scelto il suo candidato? Allora le primarie diventano uno strumento di divisione, una fonte di debolezza, una maschera dietro la quale si cela una tempesta di stampo non politico”.


