L’Andreoli si rituffa nella Coppa dopo la prima vittoria in trasferta in campionato a Molfetta. Questa sera alle 20:30 al PalaBianchini ospita gli sloveni del Calcit Kamnik per la gara di ritorno dei quarti di finale della Challenge Cup. Latina si è aggiudicata la gara in Slovenia in quattro set, gli basterà vincere due set per accedere alla semifinale della competizione continentale. L’Andreoli ha raggiunto il turno eliminando prima gli slovacchi dello Chemes Humennè con un doppio 3-0, poi il Precura Anversa 15-10 al golden set dopo che le due gare si conclusero in tre set, quindi il Parnu con un doppio 3-0. Gli sloveni invece hanno eliminato prima i bosniaci del Mok Jedinstvo Brcko con lo 0-3 esterno bissato dal 3-2 interno, poi gli austriaci del’Hypo Amstetten con un doppio 3-0, quindi il Selver Tallinn con il 3-1 casalingo e la sconfitta al tiebreak in Estonia. Dario Simoni potrebbe confermare il sestetto che domenica ha espugnato Molfetta al tiebreak con Sottile in regia e Starovic opposto, Gitto e Verhees al centro, Fragkos (o Noda) e Skrimov di banda, Rossini libero. Proprio lo stesso coach Simoni ha parlato alla vigilia: “Senza alcun dubbio è una partita che dobbiamo far nostra. Abbiamo chiaro che rappresenta un ostacolo per l’accesso alla semifinale, quindi non dobbiamo fare calcoli e pensare a chi abbiamo di fronte, ma andare diritti all’obiettivo. Loro sono una squadra in grado di darci fastidio col la loro battuta al salto flot, da tempo stiamo lavorando su questo fondamentale e i primi risultati incominciano a vedersi. Non dobbiamo pensare ad essere belli ma efficaci, per raggiungere la semifinale”. Dell’incontro ha parlato anche Davide Candellaro: “E’ una gara da non sottovalutare, la parola d’ordine è una sola: vincere, anche se ci bastano solo due set per passare il turno. Abbiamo cambiato il lavoro in palestra, da questo arriva anche un diverso atteggiamento della squadra. Cambiamenti anche sull’approccio alla gara e a livello tattico. È un periodo in cui stiamo giocando molto, dobbiamo avere la concentrazione alta e cercare di sfruttare al massimo le poche ore che ci restano in palestra”.


