Isaac Asimov nel 1964, in occasione della New York World’s Fair scrisse un articolo in cui immaginava di visitare la stessa esposizione, ma cinquant’anni dopo, cioè nel 2014. In quell’occasione regalò dieci premonizioni alla platea, previsione numero otto: “la parola lavoro sarà quella più importante del dizionario del nuovo secolo e del nuovo millennio. Scompariranno tanti lavori tradizionali che saranno sostituiti dalle macchine.” E proprio alla fatica è ispirato questo insolito giro d’Italia; stupisce innanzitutto quest’opera collettiva che narra di un lavoro che c’è, di lavori da fare o da progettare mentre la nazione è assetata di lavoro che manca. Ci sono tutti i colori dei lavori e tutti gli umori. Quello che piace, quello malpagato o magari quello che si fa di notte, in incognito. Tassista, infermiera, rappresentante di vini, tabaccaio, libraio. Il puzzle del sudore e della fatica. Questo racconto lungo ventiquattro ore, soprattutto, non annoia mai ma, se lo fa, ci parla dello stesso tedio che ci assale mentre la nostra giornata di lavoro stancamente volge al termine. Per chi voglia incontrare alcuni degli autori l’occasione giusta è domani, sabato 15 febbraio alle 20 presso la Libreria Rinascita di Roma in Viale Agosta. Introduce la cantautrice folk ternana Lucilla Galeazzi ed a seguire concerto tutto al femminile con Le Furie.
“La giornata si mette proprio bene. Maradona, San Giuseppe e la Madonna li vendiamo a sessanta euro a un gruppo di turisti spagnoli (sempre simpatici, per la verità). Riusciamo a piazzare anche la statuetta dell’attuale governatore della BCE a quindici euro, incredibilmente a un turista tedesco. A essere sinceri la nostra richiesta era di venti euro ma il tedesco ci ha detto che lui non lo può vedere, la compra solo per rompergli la testa quando arriva a casa”. (Ore 11, Napoli – Il venditore ambulante)
“E tutti lavorammo a stento”, AAVV – Edizioni ARPANet




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