Una passeggiata tra colori e sapori di un’epoca lontana. Domenica scorsa il gruppo In Difesa dei Beni Archeologici, sempre alla scoperta di nuovi tesori offerti da un territorio generoso, ha proposto a tutti gli amici una nuova esperienza. “Accompagnati dall’archeologa Elisabeth Bruckner, dall’archeologo Vittorio Mironti e dal naturalista Angelo Marchetti – spiegano gli organizzatori – abbiamo visitato uno dei più importanti corsi d’acqua della zona. Tanti, veramente tanti i temi da citare in merito alla passeggiata di domenica. La sintesi non può che partire dal dato della partecipazione che, nonostante il brutto tempo, continua ad essere importante, infatti alla passeggiata c’erano 45 persone. Tra queste, tre hanno svolto il ruolo di guida: il professore Angelo Marchetti ha parlato delle particolari varietà di piante incontrate sul percorso, l’archeologo Vittorio Mironti ha illustrato le epoche preistoriche che hanno interessato la zona, l’archeologa Elisabeth Bruckner ha parlato delle epoche storiche partendo da quella romana per arrivare fino al 1700. Ma il tema che ha coinvolto e preoccupato tutti, anche alla luce dei recenti e tragici fatti di cronaca legati al maltempo, è quello del precario equilibrio naturale e idrogeologico. Per questo gli ingegneri che frequentano il gruppo hanno rilevato come gli argini siano privi di manutenzione, mentre alcuni animali non autoctoni come le nutrie stanno rendendo fragile il letto del fiume scavando numerose tane lungo i suoi argini. È importante ricordare che prima della bonifica dei Papi l’Ufente allagava tutta la zona sottostante, rendendo quella parte di pianura un immenso lago invalicabile per le popolazioni dell’epoca. Una sorta di confine naturale che divideva la Ciociaria dalla zona di Roma. La passeggiata di domenica si è conclusa con il pranzo presso il ristorante da Angeluccio, dove lo chef Giuseppe Sinopoli ha preparato una serie di piatti tipici. Il pranzo è stato anche una occasione per discutere sui temi e sul programma delle prossime uscite”.
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