“Nonostante i solleciti non si riescono ad avere le risultanze dello studio commissionato al professor Quattrociocchi dal Comune di Latina legate ad una attività di ricognizione complessiva, ad una valutazione e ad una possibile valorizzazione degli asset societari della S.l.m., la società che ha gestito negli anni l’Intermodale di Latina Scalo ed attualmente in liquidazione. Un incarico, ad alto contenuto professionale, che è bene ricordarlo è stato commissionato alla fine di luglio e sottoscritto dal Prof. Quattrociocchi il 13 settembre scorso. Da allora non v’è stato ancora nessun riscontro”. A parlare è Enzo De Amicis, consigliere comunale del Partito Democratico, che affida ad una nota tutte le sue perplessità: “Se questo studio fosse stato portato a termine nei tempi dovuti, poteva essere propedeutico in sede di approvazione del Bilancio di previsione 2013, ad una valutazione su quali potevano essere le soluzioni da mettere in campo per salvare almeno il salvabile. Probabilmente, viste le risultanze del bilancio 2012 della S.l.m., forse non aveva nemmeno alcun senso affidare questo incarico professionale. E questo lo dico a ragion veduta. La Slm Spa in liquidazione verte in uno stato economico e finanziario agonico, una agonia confermata tra l’altro da perdite di esercizio fin dal primo anno di attività. Oggi la situazione finanziaria presenta cifre estremamente preoccupanti, al limite dell’insolvenza. Le ultime cifre disponibili, riferite al bilancio 31/12/2012 sono allarmanti, tanto da far dichiarare al liquidatore nella relazione sulla gestione riferita all’ultimo bilancio, che l’attività gestionale si è limitata alla sola attività di salvaguardia del patrimonio aziendale, riducendo ove possibile i costi di gestione e che purtroppo, a causa della crisi finanziaria, non si sono potuti onorare gli impegni di pagamento con molti fornitori, non sono state rinnovate polizze assicurative ed in ultimo, sono arrivati preavvisi di distacco di utenze quali, gas, luce e telefoni. A questa situazione disastrosa – prosegue il consigliere – si aggiunga anche che sono stati sospesi i pagamenti nei confronti dei fornitori Csst e Coseam per lo smaltimento dei rifiuti inerti (ancora presenti nella struttura). C’è una richiesta della Regione Lazio di rimborso di 200.000 euro per un anticipo fatto di una pratica per fondi Europei mai utilizzati. Non è stata pagata l’ICI del 2011 e 2012 al Comune di Latina che tra l’altro in questa situazione debitoria continua invece a pagare alla Slm ben due mutui. La Slm non ha pagato 4 rate del mutuo con Monte dei Paschi di Siena scadute dal 30 giugno 2011 al 31 dicembre 2013, con la reale possibilità che tale insolvenza possa causare azione coattiva di recupero vista la presenza di garanzia ipotecaria su tutti gli immobili della Società. La massa complessiva debitoria è di Euro 5.647.860, compresi di euro 3.023.363 di rate di mutuo anticipate dal Comune di Latina in questi anni (mutuo Crediop sottoscritto per l’acquisizione dell’ex-Zuccherificio) che sicuramente non saranno rimborsate al Comune viste le condizioni di salute della Slm. Oltre a questi debiti espliciti, sulle quote del Comune di Latina grava un debito praticamente manifestato, e relativo alle somme richieste a rimborso da parte della Comunita’ Europea di euro 3.500.000. Questo quadro – conclude De Amicis – delinea un fatto sostanziale. L’Intermodale non gode di particolare appeal non avendo nel suo patrimonio altri asset appetibili che non siano gli immobili (peraltro gravati oggi da ipoteca). Sono queste le considerazioni che oggi faccio io, attendendo con curiosità gli esiti delle conclusioni del Prof.Quattrociocchi. Considerazioni e numeri impietosi che non lasciano dubbi al riguardo”.
De Amicis: “L’Intermodale di Latina scalo al collasso, ma il sindaco non interviene”
