Nella riunione di lunedì mattina con il Direttore Generale della Asl Renato Sponzilli, il segretario generale della Camera di Commercio di Latina, Pietro Viscusi, il prof. Giuseppe Bonifazi, delegato del Rettore dell’Università La Sapienza, il prof. Ferdinando Romano, presidente del comitato tecnico- scientifico dell’Osservatorio, (Capo Dipartimento Sanità e Risorse della Regione Campania), il dott. Giuseppe Ciarlo, vice presidente del comitato tecnico- scientifico dell’Osservatorio, i rappresentanti dell’Arpa Lazio e i rappresentanti dei sindaci dei Comuni di Gaeta e Terracina, il sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi ha voluto muovere il primo passo dell’Osservatorio Epidemiologico Pontino, un organismo varato nel 2005 ma che non ha mai preso veramente avvio. Nei piani l’OEP, è un organismo in grado di effettuare analisi, elaborazioni, osservazioni, proposte e di comunicare in modo autorevole informazioni ed elementi di natura sanitaria anche di concerto con espressioni organizzate della società civile e il suo compito prioritario è quello di fornire elementi di conoscenza e valutazione dei bisogni della popolazione, individuare le eventuali criticità e le conseguenti priorità di intervento al fine di rimuovere gli eventuali fattori di rischio.
In generale, gli obiettivi dell’Osservatorio Epidemiologico Pontino sono essenzialmente i seguenti:
• concorrere a produrre descrizioni sullo stato di salute della popolazione del territorio di Latina (Comune e Provincia), individuando e monitorando le aree prioritarie e i problemi emergenti, tramite indicatori di salute, di qualità e appropriatezza dei servizi sociosanitari;
• concorrere a elaborare studi e ricerche su fasce di popolazione ai fini della rilevazione delle condizioni sociali di vita e dello stato di salute, per orientare meglio i servizi a loro destinati;
• concorrere con le strutture competenti in materia di tutela dell’ambiente a individuare gli effetti sulla salute di possibili fattori di rischio derivanti da attività umane e produttive, effettuando un monitoraggio ambientale;
• concorrere a promuovere e realizzare sulla base dei risultati dell’attività dell’OEP e delle evidenze scientifiche interventi/iniziative di prevenzione per le patologie di interesse;
• costituire una rete-gruppo di lavoro valorizzando i flussi informativi attualmente disponibili, mirando alla realizzazione di un flusso informativo continuativo o piattaforma informatica, gestita dall’OEP, che dovrà essere un centro di documentazione di riferimento;
• creare un rapporto di collaborazione con la medicina di base, specialistica, pediatrica di libera scelta e con le altre realtà sanitarie territoriali, ai fini di realizzare attività di ricerca e di costruire una rete di sorveglianza di eventi socio-sanitari rilevanti e relativi percorsi assistenziali.


