Riuscirà il Movimento Libero di Iniziativa Sociale a vedere ascoltato il suo appello riguardo la catalogazione e la stima dei beni immobiliari del comune di Sezze? Solo il tempo ptrà dirlo, intanto il direttivo del MLIS prova ad affrettare i tempi attraverso la pubblicazione di nuove considerazioni in merito: “La cappa di silenzio calata sul patrimonio, ingente stando alle dichiarazioni dei legali che ne hanno curato gli interessi in Tribunale, del Conservatorio Corradini, comincia ad essere preoccupante: il Consiglio di amministrazione della fondazione (ne sono componenti Ernesto Di Pastina, Giovan Battista Giorgi, Vittorio Carlesimo) non ne dettaglia l’ammontare. Dopo ben tre gradi di giudizio, che hanno visto impegnati gli interessati nel tentativo, riuscito, di acquisire il diritto di proprietà da parte del Comune di Sezze, sono in molti a chiedersi quale è questo capitale di cui si sarebbe arricchita la città. Se da una parte viene strombazzato ai quattro venti l’esito favorevole della sentenza, dall’altra ancora non si predispone un inventario preciso dei beni acquisiti. Non sarebbe il caso di elencare ai cittadini la loro natura? Perché il sindaco Andrea Campoli o chi per lui, non agisce sul cda del Corradini, al fine di pretendere pubblicamente chiarezza? Perché queste delicate questioni vengono dibattute soltanto da noi , esterni rispetto al Consiglio comunale, e non vengono raccolte da uno straccio di consigliere? Movimento libero Iniziativa sociale ritiene che, in una fase amministrativa in cui si stanno ancora dibattendo le questioni legate ad un nuovo piano regolatore e quindi particolarmente delicata per il futuro di tutto il territorio, sia obbligatorio conoscere l’esatta entità del patrimonio immobiliare comunale, dai terreni ai fabbricati. Quindi non solo quelli del Conservatorio, ma anche tutti gli altri, a tutt’oggi sconosciuti e mai allegati ai bilanci. Come è stato possibile disegnare il nuovo prg senza tenere conto di una stima precisa di ciò su cui il pubblico può contare? Sulla base di quali dati è stato allora progettato questo nuovo strumento? Sarebbe anche interessante, anzi fondamentale, riuscire a capire se l’asse patrimoniale comunale e quello del Corradini siano stati oggetto nel corso degli anni di transazioni e se gli immobili eventualmente interessati da esse, siano entrati in qualche modo nel contesto del nuovo prg, anche e soprattutto in termini di cambi di destinazione d’uso. Sono queste le questioni che vanno chiarite a proposito dell’adozione del nuovo strumento urbanistico, non le chiacchiere che si continuano a fare al solo scopo di deviare altrove l’attenzione”. Osservazioni che, secondo il Mlis, sono domande cui il sindaco, gli amministratori, l’ufficio tecnico ed i progettisti di Fuksas, non possono sottrarsi.


