Latina tra le peggiori città italiane per qualità dell’ambiente: lo certifica lo studio 2013 “Ecosistema Urbano” di Legambiente, che classifica il capoluogo pontino al penultimo posto (il 43°) tra quelli di dimensioni medie.Latina perde un posto in graduatoria rispetto allo scorso anno e mantiene alle proprie spalle la sola Siracusa. A trascinare a fondo la città amministrata dalla giunta Di Giorgi è la situazione relativa alla gestione dei rifiuti, al traffico e alla sicurezza stradale.
Trasporti. Latina è la città italiana meno apprezzata dai pendolari: solo 7 abitanti su 100 usufruiscono ogni anno del trasporto pubblico. Non sorprende che, di conseguenza, sia anche la città in cui è più alto il tasso di motorizzazione: si superano le 70 automobili ogni 100 abitanti. Ma le strade pontine si confermano le meno sicure: è una delle quattro città di medie dimensioni a far registrare il più tasso alto di mortalità per incidenti stradali (un morto per 10mila abitanti).
Servizio idrico e rifiuti. Malissimo il servizio idrico nel comune pontino, che spicca tra i 7 capoluoghi di provincia con il tasso più alto di dispersione idrica: le perdite dell’acquedotto superano il 50%. Restano alti i valori di rifiuti prodotti ogni anno: a Latina si raggiunge quota 572 chili per abitante. Migliora leggermente la quota della raccolta differenziata, che resta però bassa: è al 32%. Il capoluogo pontino è ultimo tra i capoluoghi laziali per verde urbano fruibile dai cittadini: solo 4,96 metri quadri per abitante.


