La location era la stessa dello scorso anno. L’atmosfera anche. Il narratore, non me ne voglia il prof. Loffarelli se lo chiamo così, sempre lo stesso. Gli argomenti erano quelli classici della filosofia.Eppure quest’anno la seconda edizione di “Verso Sofia”, incontro con la filosofia, svoltosi nei giorni 22,24 e 29 luglio, ha segnato un punto di arrivo inatteso.Sarà perché il Professore, come un esperto affabulatore,senza mai perdere il filo conduttore degli argomenti prescelti, ha saputo passare da un pensatore all’altro, consapevole che il racconto della storia del pensiero umano è più efficace della semplice spiegazione perché con esso la componente passionale ed emotiva gioca un ruolo stimolante, suscitando partecipazione; perché ritma la progressione, l’evoluzione e la metamorfosi del pensiero, che mai si esaurisce. Come un rivolo d’acqua che si immette in un altro, arricchendolo, così il pensierodi un filosofo, dai tempi più remoti ai nostri giorni, confluisce in quello di un altro. E forse le correnti filosofiche si chiamano così perché si esplicitano, si formano e si trasformano in un (per)corso lungo, non sempre lineare, ma sicuramente razionale. Sarà perché quest’anno “Verso Sofia” ha scelto una realizzazione temporale più concentrata, addensandosi in una settimana. Sarà perché si è fatto conoscere il piano delle lezioni immediatamente ed i partecipanti così sono stati facilitati nell’organizzazione delle loro uscite serali. Sarà perché il narratore si sarà convinto che i suoi argomenti potevano reggere il confronto e il colloquio con il pubblico; che “l’azzardo”riusciva; forse perché per i partecipanti valeva bene la pena passare una serata diversa sintonizzati su argomenti inusuali, ad interloquire con il racconto di una storia millenaria insieme ad altri, seduti uno a fianco dell’altro, a formare una ragione collettiva e comunitaria. Forse perché gli organizzatori hanno avuto più fiducia nelle loro possibilità. Abbiamo solo domande, le risposte hanno bisogno di una riflessione più articolata. Sta di fatto che le persone sono venute in tante e ancora di più. “Verso Sofia” con la seconda edizione ha confermato che c’è un target, un pubblico di riferimento. Che si può andare avanti. Che spazi vuoti possono essere ricoperti; che accrescere la diversità dell’offerta culturale, non toglie nulla a nessuno, non genera concorrenza tra offerte uguali, ma fa uscire di casa tanta gente “rinchiusa” per ascoltare la parola parlata ed interloquire,no a viva voce, ma a voce diretta. Un sentito grazie al prof. Giancarlo Loffarelli, al pubblico e a tutti i soci dell’Associazione “Le Decarcie” che hanno reso bella e possibile questa iniziativa.
Maria Giuseppina Campagna