Nuove grane per la Servizi Pubblici Locali Sezze spa, la società partecipata con socio unico il Comune di Sezze che si occupa, tra le altre cose, della gestione della raccolta dei rifiuti urbani, della pubblica illuminazione, del cimitero e della farmacia comunale. Stavolta però ad allarmare non sono i dati riguardanti la ormai nota crisi sotto il profilo economico-finanziario o gli scarsi risultati che si ottengono con il servizio di raccolta differenziata porta a porta, con percentuali che nell’ultimo periodo si sono addirittura abbassate, andando sotto il 20%. Ad allarmare soprattutto i dipendenti della società e i sindacati che stanno seguendo con molta attenzione la loro situazione, è la mancata applicazione dei dettami contenuti all’interno della legge Madia, che regola il riordino della disciplina dei dipendenti pubblici. Nei mesi scorsi sono stati diversi gli incontri organizzati tra i responsabili della società, del Comune di Sezze socio unico e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali, ma finora la questione non si è sbloccata, con lo spettro del 31 marzo, giorno in cui scadranno diversi contratti di lavoro e che, probabilmente, non potranno per legge essere rinnovati con le modalità con cui lo sono stati nel corso degli anni. Una situazione complessa, che ha spinto le organizzazioni sindacali (Fit-Cisl e Felsa-Cisl soprattutto) a tornare a chiedere un tavolo di confronto, con i dipendenti ovviamente preoccupati. Ad allarmare, però, oltre a dipendenti che lavorano con i contratti di somministrazione o con i tempi determinati tramite agenzie interinali, è la situazione generale, con numeri che parlano chiarissimo. Dei circa 90 dipendenti attualmente a disposizione della SPL, infatti, sarebbero ben 60 a rischiare il posto se non si prendono subite scelte operative per il loro processo di stabilizzazione. Due le soluzioni, entrambe praticabili, ma che prevedono da una parte l’assunzione della stessa SPL tramite concorso interno, dall’altra l’assunzione da parte delle società di lavoro interinale.